Il presente lavoro indaga sulla circolazione dell’antimicrobico resistenza (AMR) in ovini allevati mediante metodo estensivo nel Parco Nazionale della Maiella. Sono state saggiate per la valutazione dei parametri microbiologici n. 15 carcasse e n.15 campioni di feci di animali di età maggiore ai 18 mesi. Sugli isolati si è proceduto ad effettuare l’identificazione e la valutazione della AMR con il sistema in micrometodo automatizzato VITEK 2 (bioMèrieux). I ceppi gram-positivi sono stati saggiati verso n. 31 molecole di antibiotico mediante l’uso delle seguenti card: AST-ST03, AST-P658 e AST-P659; i ceppi gram-negativi sono stati testati con la card AST-N379 contenente n. 13 molecole di antibiotico. Per tutti i ceppi risultati fenotipicamente multi-resistenti è stato calcolato l’indice di resistenza multipla (MAR index). Lo screening di geni codificanti l’AMR è stato effettuato mediante biologia molecolare qualitativa di specifici target: blaTEM, blaPSE, blaKPC, blaNDM, blaIMP, blaOXA-48-like, ermA, ermB, ermC, nfsA, nfsB, sul1, sul2, sul3, tetA, tetB, tetC, tetK, tetL, tetM, vanA, vanB, vanC1, vanC2, vanD, vanM, vanN. Dalle carcasse sono stati isolati e identificati in totale n. 27 ceppi: 10 Gram-positivi (n. 4 S. agalactiae, n. 1 S. pseudintermedius, n.1 S. warneri, n. 1 S. hominis, n. 2 K. kristinae e n. 1 K. rhizophila) e 17 Gram-negativi (n. 8 E. coli, n. 4 A. hydro/caviae, n. 2 A. sobria, n. 2 C. braakii, n. 1 S. putrefaciens). Dalle feci sono stati identificati n. 10 E. coli e n. 5 E. faecalis. Dalle carcasse sono state rilevate nei ceppi gram-positivi le seguenti resistenze: Streptococcus spp. al cefotaxime ed alla tetraciclina (MARindex: 0.2), Staphylococcus spp. alla clindamicina, tetracicline e vancomicina (MARindex: 0.1) e Kocuria spp. a clindamicina, nitrofurantoina, tetraciclina e vancomicina (MARindex: 0.15). Il 75% di Streptococcus spp. è risultato resistente alla clindamicina. I ceppi gram-negativi sono risultati sensibili a tutte le molecole testate con l’eccezione di n. 2 E. coli (11.76%) risultati resistenti solo al trimetoprim-sulfametossazolo. I ceppi isolati dalle feci sono risultati tutti sensibili alle molecole di antibiotico testate. I geni maggiormente identificati dalle carcasse sono stati: tetM e vanA (33.33%), sul2 (29.62%), ermA (25.92%), blaTEM e nfsA (14.81%), blaOXA-48-like e vanN (11.11%), tetK, tetL e vanC1 (7.4%) ed infine blaIMP, ermC, tetA, tetB e vanD (3.71%). Da n. 2 campioni fecali è stata identificata positività al gene target sul2 da n. 2 ceppi di E. coli fenotipicamente sensibili al trimetorpim-sulfametossazolo. I risultati mostrano una prevalenza maggiore di AMR nelle carcasse rispetto alle feci prese in esame e ciò potrebbe essere legato a contaminazioni ambientali al macello e durante le procedure di manipolazione. Come dimostrato da studi recenti condotti su feci nel Parco Nazionale della Maiella, la circolazione di geni di resistenza è presente sia tra gli animali domestici che tra quelli selvatici che condividono lo stesso ambiente; i dati del presente lavoro confermano tale riscontro. La presenza di profili di resistenza verso molecole di antibiotici classificati come “Critically Important Antimicrobials”, inoltre, si configura come una One-Health issue. L’ambiente e le specie animali selvatiche e domestiche che su questo insistono hanno un ruolo fondamentale come fonte potenziale di trasmissione per via orizzontale di geni di resistenza per l’uomo attraverso le derrate alimentari.

XXXI Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Veterinari Igienisti (AIVI) “Le nuove sfide del Veterinario Igienista tra pericoli emergenti e il ruolo delle Autorità Competenti nei controlli ufficiali”, svoltosi a Teramo, 22-24 settembre 2022

Gianluigi Ferri
Writing – Original Draft Preparation
;
Carlotta Lauteri
Methodology
;
Anna Rita Festino
Methodology
;
Camilla Smoglica
Methodology
;
Domenico Paludi
Methodology
;
Alberto Vergara
Writing – Review & Editing
2022-01-01

Abstract

Il presente lavoro indaga sulla circolazione dell’antimicrobico resistenza (AMR) in ovini allevati mediante metodo estensivo nel Parco Nazionale della Maiella. Sono state saggiate per la valutazione dei parametri microbiologici n. 15 carcasse e n.15 campioni di feci di animali di età maggiore ai 18 mesi. Sugli isolati si è proceduto ad effettuare l’identificazione e la valutazione della AMR con il sistema in micrometodo automatizzato VITEK 2 (bioMèrieux). I ceppi gram-positivi sono stati saggiati verso n. 31 molecole di antibiotico mediante l’uso delle seguenti card: AST-ST03, AST-P658 e AST-P659; i ceppi gram-negativi sono stati testati con la card AST-N379 contenente n. 13 molecole di antibiotico. Per tutti i ceppi risultati fenotipicamente multi-resistenti è stato calcolato l’indice di resistenza multipla (MAR index). Lo screening di geni codificanti l’AMR è stato effettuato mediante biologia molecolare qualitativa di specifici target: blaTEM, blaPSE, blaKPC, blaNDM, blaIMP, blaOXA-48-like, ermA, ermB, ermC, nfsA, nfsB, sul1, sul2, sul3, tetA, tetB, tetC, tetK, tetL, tetM, vanA, vanB, vanC1, vanC2, vanD, vanM, vanN. Dalle carcasse sono stati isolati e identificati in totale n. 27 ceppi: 10 Gram-positivi (n. 4 S. agalactiae, n. 1 S. pseudintermedius, n.1 S. warneri, n. 1 S. hominis, n. 2 K. kristinae e n. 1 K. rhizophila) e 17 Gram-negativi (n. 8 E. coli, n. 4 A. hydro/caviae, n. 2 A. sobria, n. 2 C. braakii, n. 1 S. putrefaciens). Dalle feci sono stati identificati n. 10 E. coli e n. 5 E. faecalis. Dalle carcasse sono state rilevate nei ceppi gram-positivi le seguenti resistenze: Streptococcus spp. al cefotaxime ed alla tetraciclina (MARindex: 0.2), Staphylococcus spp. alla clindamicina, tetracicline e vancomicina (MARindex: 0.1) e Kocuria spp. a clindamicina, nitrofurantoina, tetraciclina e vancomicina (MARindex: 0.15). Il 75% di Streptococcus spp. è risultato resistente alla clindamicina. I ceppi gram-negativi sono risultati sensibili a tutte le molecole testate con l’eccezione di n. 2 E. coli (11.76%) risultati resistenti solo al trimetoprim-sulfametossazolo. I ceppi isolati dalle feci sono risultati tutti sensibili alle molecole di antibiotico testate. I geni maggiormente identificati dalle carcasse sono stati: tetM e vanA (33.33%), sul2 (29.62%), ermA (25.92%), blaTEM e nfsA (14.81%), blaOXA-48-like e vanN (11.11%), tetK, tetL e vanC1 (7.4%) ed infine blaIMP, ermC, tetA, tetB e vanD (3.71%). Da n. 2 campioni fecali è stata identificata positività al gene target sul2 da n. 2 ceppi di E. coli fenotipicamente sensibili al trimetorpim-sulfametossazolo. I risultati mostrano una prevalenza maggiore di AMR nelle carcasse rispetto alle feci prese in esame e ciò potrebbe essere legato a contaminazioni ambientali al macello e durante le procedure di manipolazione. Come dimostrato da studi recenti condotti su feci nel Parco Nazionale della Maiella, la circolazione di geni di resistenza è presente sia tra gli animali domestici che tra quelli selvatici che condividono lo stesso ambiente; i dati del presente lavoro confermano tale riscontro. La presenza di profili di resistenza verso molecole di antibiotici classificati come “Critically Important Antimicrobials”, inoltre, si configura come una One-Health issue. L’ambiente e le specie animali selvatiche e domestiche che su questo insistono hanno un ruolo fondamentale come fonte potenziale di trasmissione per via orizzontale di geni di resistenza per l’uomo attraverso le derrate alimentari.
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