Recentemente è stato riportato un generale incremento di focolai di tossinfezione alimentare dovuti al consumo di alimenti contaminati da Listeria monocytogenes e Salmonella spp. Listeria monocytogenes è un patogeno in grado di crescere a temperature di refrigerazione, anche in alimenti ad alte concentrazioni saline, rimanendo vitale nel prodotto finito per l’intera durata di conservazione. Salmonella spp. si ritrova frequentemente nelle carcasse suine e pertanto è possibile riscontrarne la presenza anche durante la lavorazione di salsicce fresche. La disponibilità di metodi rapidi e affidabili per il rilevamento della presenza/assenza di microorganismi patogeni negli alimenti rappresenta un’importante esigenza per la salute pubblica. Oltre ai metodi convenzionali, coltura- dipendenti, test alternativi sono stati sviluppati negli ultimi anni sia per la determinazione di cellule vitali non coltivabili che per lo screening preliminare di un ampio numero di campioni alimentari. In questo studio sono stati analizzati 10 campioni di salsicce fresche di suino e 8 campioni di oliva ascolana, prelevati da 5 diversi stabilimenti situati nella regione Abruzzo. In particolare, i campioni di salsiccia provenivano da 3 stabilimenti, di cui 2 a carattere industriale e uno a conduzione familiare, mentre quelli di oliva ascolana erano prelevati da 2 diversi stabilimenti, e appartenevano a lotti diversi di produzione. Dopo il prelievo, i campioni, trasportati a 4°C, sono stati analizzati entro 1 ora mediante 3 differenti metodiche: i) metodi convenzionali per la determinazione di L. monocytogenes e Salmonella spp. validati secondo la ISO 16140-2:2016; ii) test immunologici con VIDAS; iii) Real-Time PCR. Tutte le analisi sono state eseguite in triplicato. I campioni analizzati sono sempre risultati negativi a eccezione di un campione di salsiccia dove è stata riscontrata la presenza di Salmonella spp. e un campione di oliva ascolana positivo per la presenza di L. monocytogenes. Tali positività sono state evidenziate con tutti e tre i metodi applicati. Inoltre i tre metodi oggetto della presente indagine sono risultati specifici e sensibili per la determinazione dei patogeni studiati mostrando valori di accuratezza che variavano da 83,2 a 99,4%, specificità da 89,3 a 99,1% e sensibilità da 92,4 a 99,5%. In conclusione, i metodi utilizzati possono essere usati per analisi di routine di campioni alimentari e la scelta dipende dalle caratteristiche specifiche di ogni metodo, in termini di costi e tempi di analisi oltre che in funzione della disponibilità di personale specializzato.

Determinazione di Listeria monocytogenes e Salmonella spp. in campioni di alimenti mediante tre diverse metodiche

Schirone M.;Visciano P.;Paparella A.
2018-01-01

Abstract

Recentemente è stato riportato un generale incremento di focolai di tossinfezione alimentare dovuti al consumo di alimenti contaminati da Listeria monocytogenes e Salmonella spp. Listeria monocytogenes è un patogeno in grado di crescere a temperature di refrigerazione, anche in alimenti ad alte concentrazioni saline, rimanendo vitale nel prodotto finito per l’intera durata di conservazione. Salmonella spp. si ritrova frequentemente nelle carcasse suine e pertanto è possibile riscontrarne la presenza anche durante la lavorazione di salsicce fresche. La disponibilità di metodi rapidi e affidabili per il rilevamento della presenza/assenza di microorganismi patogeni negli alimenti rappresenta un’importante esigenza per la salute pubblica. Oltre ai metodi convenzionali, coltura- dipendenti, test alternativi sono stati sviluppati negli ultimi anni sia per la determinazione di cellule vitali non coltivabili che per lo screening preliminare di un ampio numero di campioni alimentari. In questo studio sono stati analizzati 10 campioni di salsicce fresche di suino e 8 campioni di oliva ascolana, prelevati da 5 diversi stabilimenti situati nella regione Abruzzo. In particolare, i campioni di salsiccia provenivano da 3 stabilimenti, di cui 2 a carattere industriale e uno a conduzione familiare, mentre quelli di oliva ascolana erano prelevati da 2 diversi stabilimenti, e appartenevano a lotti diversi di produzione. Dopo il prelievo, i campioni, trasportati a 4°C, sono stati analizzati entro 1 ora mediante 3 differenti metodiche: i) metodi convenzionali per la determinazione di L. monocytogenes e Salmonella spp. validati secondo la ISO 16140-2:2016; ii) test immunologici con VIDAS; iii) Real-Time PCR. Tutte le analisi sono state eseguite in triplicato. I campioni analizzati sono sempre risultati negativi a eccezione di un campione di salsiccia dove è stata riscontrata la presenza di Salmonella spp. e un campione di oliva ascolana positivo per la presenza di L. monocytogenes. Tali positività sono state evidenziate con tutti e tre i metodi applicati. Inoltre i tre metodi oggetto della presente indagine sono risultati specifici e sensibili per la determinazione dei patogeni studiati mostrando valori di accuratezza che variavano da 83,2 a 99,4%, specificità da 89,3 a 99,1% e sensibilità da 92,4 a 99,5%. In conclusione, i metodi utilizzati possono essere usati per analisi di routine di campioni alimentari e la scelta dipende dalle caratteristiche specifiche di ogni metodo, in termini di costi e tempi di analisi oltre che in funzione della disponibilità di personale specializzato.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11575/113908
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