Scopo del lavoro è la determinazione dei livelli di contaminazione da micotossine emergenti (beauvericina ed enniatine A, A1, B, B1) in campioni di alimenti per l’infanzia a base di cereali. Si tratta di metaboliti secondari prodotti da specie fungine appartenenti al genere Fusarium, la cui tossicità è correlata alla capacità di formare complessi stabili con cationi metallici mono e divalenti che provocano effetti citotossici. Il metodo messo a punto per la determinazione della beauvericina e delle enniatine prevede una fase di estrazione con acetonitrile e successiva purificazione per eliminare gli interferenti e concentrare gli analiti. La separazione cromatografica è stata effettuata in cromatografia liquida, mentre per la rilevazione strumentale è stata utilizzata la spettrometria di massa, considerata tecnica di elezione per le analisi di conferma nell’ambito dei controlli ufficiali degli alimenti. Nello studio di validazione sono stati definiti i seguenti criteri stabiliti dal Regolamento (UE) 2017/625: specificità, linearità, limite di quantificazione, ripetibilità, riproducibilità, accuratezza ed incertezza di misura. Il metodo è risultato applicabile in un range di concentrazione compreso tra limite di quantificazione (0,30 μg/kg per beauvericina ed enniatina A, 0,60 μg/kg per le altre micotossine) e 20 μg/kg. I recuperi ottenuti erano compresi tra 79,2% e 103,9% con un valore massimo di deviazione standard di riproducibilità pari a 17,4%. I risultati delle analisi hanno evidenziato che la beauvericina è stata rilevata in tutte le tipologie di alimenti, con un’incidenza del 19,3% nelle pastine a una concentrazione media di 0,62 μg/kg. Per quanto riguarda le creme e i biscotti la beauvericina è stata riscontrata nel 10% dei campioni a concentrazioni medie rispettivamente di 0,39 e 0,36 μg/kg. Tra le enniatine, è stata osservata una maggiore incidenza dell’enniatina B nei biscotti (90%), creme (28,6%) e pastine (7,7%), a concentrazioni medie di 4,1, 1,3 e 0,77 μg/kg. L’enniatina A non è stata riscontrata in nessuno dei campioni analizzati, mentre l’enniatina A1 è stata ritrovata solo in un campione di creme con valori pari a 1,1 μg/kg. I risultati di questo studio hanno fatto emergere la necessità sia di stabilire dei limiti massimi anche per queste micotossine nell’ambito del Regolamento (UE) 2023/915 sui contaminanti, che quella di predisporre e implementare opportuni piani di monitoraggio, con una particolare attenzione agli alimenti per l’infanzia.
VALUTAZIONE DEI LIVELLI DI CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE EMERGENTI NEGLI ALIMENTI PER L’INFANZIA
Visciano P.;Annunziata L.;Aloia R.
2024-01-01
Abstract
Scopo del lavoro è la determinazione dei livelli di contaminazione da micotossine emergenti (beauvericina ed enniatine A, A1, B, B1) in campioni di alimenti per l’infanzia a base di cereali. Si tratta di metaboliti secondari prodotti da specie fungine appartenenti al genere Fusarium, la cui tossicità è correlata alla capacità di formare complessi stabili con cationi metallici mono e divalenti che provocano effetti citotossici. Il metodo messo a punto per la determinazione della beauvericina e delle enniatine prevede una fase di estrazione con acetonitrile e successiva purificazione per eliminare gli interferenti e concentrare gli analiti. La separazione cromatografica è stata effettuata in cromatografia liquida, mentre per la rilevazione strumentale è stata utilizzata la spettrometria di massa, considerata tecnica di elezione per le analisi di conferma nell’ambito dei controlli ufficiali degli alimenti. Nello studio di validazione sono stati definiti i seguenti criteri stabiliti dal Regolamento (UE) 2017/625: specificità, linearità, limite di quantificazione, ripetibilità, riproducibilità, accuratezza ed incertezza di misura. Il metodo è risultato applicabile in un range di concentrazione compreso tra limite di quantificazione (0,30 μg/kg per beauvericina ed enniatina A, 0,60 μg/kg per le altre micotossine) e 20 μg/kg. I recuperi ottenuti erano compresi tra 79,2% e 103,9% con un valore massimo di deviazione standard di riproducibilità pari a 17,4%. I risultati delle analisi hanno evidenziato che la beauvericina è stata rilevata in tutte le tipologie di alimenti, con un’incidenza del 19,3% nelle pastine a una concentrazione media di 0,62 μg/kg. Per quanto riguarda le creme e i biscotti la beauvericina è stata riscontrata nel 10% dei campioni a concentrazioni medie rispettivamente di 0,39 e 0,36 μg/kg. Tra le enniatine, è stata osservata una maggiore incidenza dell’enniatina B nei biscotti (90%), creme (28,6%) e pastine (7,7%), a concentrazioni medie di 4,1, 1,3 e 0,77 μg/kg. L’enniatina A non è stata riscontrata in nessuno dei campioni analizzati, mentre l’enniatina A1 è stata ritrovata solo in un campione di creme con valori pari a 1,1 μg/kg. I risultati di questo studio hanno fatto emergere la necessità sia di stabilire dei limiti massimi anche per queste micotossine nell’ambito del Regolamento (UE) 2023/915 sui contaminanti, che quella di predisporre e implementare opportuni piani di monitoraggio, con una particolare attenzione agli alimenti per l’infanzia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.