Scopo: L’obiettivo del presente lavoro è stato quello di valutare l’efficacia dell’acqua ozonizzata per la sanificazione di cassette utilizzate per l’ammollo del baccalà. Metodi: La procedura standard utilizzata dalla Ditta prevedeva la sprayzzazione di perossido d’idrogeno e successivo passaggio in lavastoviglie. Le cassette venivano quindi stoccate per un tempo variabile e riutilizzate previo ulteriore passaggio in lavastoviglie. Preliminarmente, si è proceduto a testare l’efficacia dell’acqua ozonizzata sulle cassette subito dopo il loro utilizzo. Le cassette sanificate con la procedura standard sono state stoccate in sala lavaggio per 21 giorni e, prima di essere riutilizzate, valutata nel tempo la contaminazione dovuta all’ambiente, sono state sottoposte a trattamento con acqua ozonizzata. Gruppi di 5 cassette sono state campionate mediante tecnica sponge (Nasco Whirl-pak, Speci-sponge) conformemente alla Norma ISO 18593:2018 nel corso di n.5 sopralluoghi, effettuati nell’arco temporale di tre mesi. Le cassette (superficie interna 1.784 cm2) sono state testate: subito dopo l’utilizzo per l’ammollo del baccalà (n.5); dopo il trattamento con acqua ozonizzata a concentrazione nota di 2ppm (Dino Purification Co.Ltd) (n.5); dopo la procedura standard di sanificazione (n.5); a 7-14-21 giorni di stoccaggio in ambiente a temperatura costante e controllata di 10°C (n.5 per intervallo di tempo) e dopo trattamento con acqua ozonizzata al giorno 21 (n.5). I n.175 campioni raccolti complessivamente sono stati saggiati per i seguenti parametri microbiologici: Conta Mesofila Totale (CMT) e Conta Psicrofila Totale (TPC), come da Norme: ISO 4822:20 ed ISO 17410:2019. In merito all’analisi statistica, il t-test a due code è stato scelto come metodo non parametrico nella valutazione dell’efficacia del trattamento con procedura standard confrontata con la variabile indipendente trattamento con ozono a concentrazione nota. Le due variabili dipendenti prese in oggetto sono state rispettivamente la CMT e la CPT. I valori ottenuti sono stati considerati statisticamente significativi con valore p<0.05. Risultati: La presente indagine ha evidenziato i seguenti valori medi: dopo il lavaggio secondo procedura standard si è osservata una riduzione di 2.87 log UFC/cm2 per la CMT e di 3.36 log UFC/cm2 per la CPT; dopo l’uso esclusivo di acqua ozonizzata la riduzione era di 1.41 log UFC/cm2 per la CMT e 1.28 log UFC/cm2 per la CPT. Dopo 21 giorni di stoccaggio, le cassette sottoposte a procedura standard di sanificazione hanno evidenziato un grado di contaminazione pari a 1,74 UFC/cm2 per la CMT e 1.77 log UFC/cm2 per la CPT; il trattamento con acqua ozonizzata ha determinato riduzioni delle cariche microbiche di: 1.4 log UFC/cm2 per la CMT e 1.75 log UFC/cm2 per la CPT, presentando differenze statisticamente significative (valore p<0.01) rispetto all’uso esclusivo della procedura standard. Conclusioni: La procedura standard è risultata essere il metodo di sanificazione migliore per le cassette dopo il loro utilizzo, tuttavia, l’applicazione di acqua ozonizzata in quelle stoccate è stata in grado di abbattere significativamente la carica microbica di derivazione ambientale. L’utilizzo di acqua ozonizzata rappresenta quindi una valida alternativa ad un secondo passaggio in lavastoviglie, mostrandosi come un metodo efficace, pratico ed eco sostenibile: riduce lo spreco energetico, il quantitativo di acqua ed evita l’impiego di disinfettanti chimici.

XXXIII Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Veterinari Igienisti (AIVI) | Castellammare di Stabia, 11-13 Settembre 2024

Chiara Di Vittori
Writing – Original Draft Preparation
;
Gianluigi Ferri
Methodology
;
Anna Rita Festino;Alberto Vergara
Writing – Review & Editing
2024-01-01

Abstract

Scopo: L’obiettivo del presente lavoro è stato quello di valutare l’efficacia dell’acqua ozonizzata per la sanificazione di cassette utilizzate per l’ammollo del baccalà. Metodi: La procedura standard utilizzata dalla Ditta prevedeva la sprayzzazione di perossido d’idrogeno e successivo passaggio in lavastoviglie. Le cassette venivano quindi stoccate per un tempo variabile e riutilizzate previo ulteriore passaggio in lavastoviglie. Preliminarmente, si è proceduto a testare l’efficacia dell’acqua ozonizzata sulle cassette subito dopo il loro utilizzo. Le cassette sanificate con la procedura standard sono state stoccate in sala lavaggio per 21 giorni e, prima di essere riutilizzate, valutata nel tempo la contaminazione dovuta all’ambiente, sono state sottoposte a trattamento con acqua ozonizzata. Gruppi di 5 cassette sono state campionate mediante tecnica sponge (Nasco Whirl-pak, Speci-sponge) conformemente alla Norma ISO 18593:2018 nel corso di n.5 sopralluoghi, effettuati nell’arco temporale di tre mesi. Le cassette (superficie interna 1.784 cm2) sono state testate: subito dopo l’utilizzo per l’ammollo del baccalà (n.5); dopo il trattamento con acqua ozonizzata a concentrazione nota di 2ppm (Dino Purification Co.Ltd) (n.5); dopo la procedura standard di sanificazione (n.5); a 7-14-21 giorni di stoccaggio in ambiente a temperatura costante e controllata di 10°C (n.5 per intervallo di tempo) e dopo trattamento con acqua ozonizzata al giorno 21 (n.5). I n.175 campioni raccolti complessivamente sono stati saggiati per i seguenti parametri microbiologici: Conta Mesofila Totale (CMT) e Conta Psicrofila Totale (TPC), come da Norme: ISO 4822:20 ed ISO 17410:2019. In merito all’analisi statistica, il t-test a due code è stato scelto come metodo non parametrico nella valutazione dell’efficacia del trattamento con procedura standard confrontata con la variabile indipendente trattamento con ozono a concentrazione nota. Le due variabili dipendenti prese in oggetto sono state rispettivamente la CMT e la CPT. I valori ottenuti sono stati considerati statisticamente significativi con valore p<0.05. Risultati: La presente indagine ha evidenziato i seguenti valori medi: dopo il lavaggio secondo procedura standard si è osservata una riduzione di 2.87 log UFC/cm2 per la CMT e di 3.36 log UFC/cm2 per la CPT; dopo l’uso esclusivo di acqua ozonizzata la riduzione era di 1.41 log UFC/cm2 per la CMT e 1.28 log UFC/cm2 per la CPT. Dopo 21 giorni di stoccaggio, le cassette sottoposte a procedura standard di sanificazione hanno evidenziato un grado di contaminazione pari a 1,74 UFC/cm2 per la CMT e 1.77 log UFC/cm2 per la CPT; il trattamento con acqua ozonizzata ha determinato riduzioni delle cariche microbiche di: 1.4 log UFC/cm2 per la CMT e 1.75 log UFC/cm2 per la CPT, presentando differenze statisticamente significative (valore p<0.01) rispetto all’uso esclusivo della procedura standard. Conclusioni: La procedura standard è risultata essere il metodo di sanificazione migliore per le cassette dopo il loro utilizzo, tuttavia, l’applicazione di acqua ozonizzata in quelle stoccate è stata in grado di abbattere significativamente la carica microbica di derivazione ambientale. L’utilizzo di acqua ozonizzata rappresenta quindi una valida alternativa ad un secondo passaggio in lavastoviglie, mostrandosi come un metodo efficace, pratico ed eco sostenibile: riduce lo spreco energetico, il quantitativo di acqua ed evita l’impiego di disinfettanti chimici.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11575/149280
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