Scopo: Indagine sulla circolazione ed eventuale variazione stagionale dell’antimicrobico resistenza in ceppi di Enterococcus spp., isolati da mitili (Mytilus galloprovincialis) destinati al consumo umano allevati lungo le coste del Mare Adriatico Centrale (regione Abruzzo). Metodi: Da un allevamento sito a Casalbordino (CH, Italia) si è proceduto al campionamento stagionale di n. 250 animali nei mesi di marzo e giugno 2023 e gennaio 2024 (n. 80, n. 80 e n. 90 rispettivamente) escludendo i mesi autunnali a causa del mantenimento di temperature elevate delle acque. Da questi sono stati isolati, mediante sistema VITEK 2 (bioMèrieux, France), n. 32 ceppi appartenenti al genere Enterococcus: n. 11 (32.37%), n. 5 (15.62%), e n. 16 (50.0%) nel corso dei campionamenti in primavera, estate e inverno rispettivamente. I ceppi sono stati identificati come: 90.62% E. faecium e 9.37% E. durans. Multiplex end-point PCR sono state utilizzate per la conferma della identità e per la valutazione della presenza di geni di virulenza come: agg2, gelE, cylA, cylB, cylM. È stata inoltre testata la sensibilità a n. 26 antimicrobici contenuti nelle card AST-P658 e AST-P659 mediante sistema VITEK 2. Per tutti i ceppi fenotipicamente multi-resistenti sono stati calcolati: l’indice di resistenza multipla (MAR index) e il modello di resistenza agli antimicrobici (ARPA index). Lo screening biomolecolare dei geni veicolanti antimicrobico resistenza (ARGs) ha incluso n. 45 determinanti genici appartenenti alle seguenti classi: aph, bla, erm, cfr, optrA, poxtA, nfs, tet, vat, vga, vgb, qnr, e van. Per l’analisi statistica dei dati ottenuti è stato effettuato il t-test per comparare la diversa distribuzione degli ARGs tra i ceppi fenotipicamente sensibili e resistenti nei tre momenti di campionamento. Risultati: Complessivamente n. 18/32 (56.25%) ceppi sono risultati resistenti ad almeno uno degli antimicrobici testati; più in dettaglio, i profili di resistenza fenotipica maggiormente osservati (nei tre campionamenti) sono risultati essere: 44.44% tetraciclina, 27.78% vancomicina, 16.67% quinupristina-dalfopristina, 11.11% nitrofurantoina e linezolid. Infine, 7/32 (21.87%) ceppi sono stati classificati come multi-resistenti in quanto non sensibili a tre o più classi di antimicrobici. Il valore di MAR index più elevato riscontrato è stato di 0.53 e quello dell’ARPA pari a 0.44; entrambi osservati nei campionamenti condotti in inverno e primavera. I seguenti determinanti genici tetC (59.37%), tetD (50.00%), cfr (43.75%), vanA e vanD (37.50%), vatE (21.87%), vatD, poxtA e qnrS (18.75%) sono stati amplificati con maggior frequenza sia da ceppi fenotipicamente sensibili che da ceppi resistenti da soggetti campionati in inverno (52.67%) e primavera (35.11%). Conclusioni: L’incrementata distribuzione ambientale di ARGs, nella stagione invernale e primaverile, soprattutto verso molecole ad uso umano come vancomicina (vanA, vanD) quinupristina-dalfopristina (vatE, vatD) e linezolid (cfr, poxtA) è risultata statisticamente significativa. Nel contesto del forte grado di inquinamento genico dell’ecosistema marino, la variabile stagione, e quindi la temperatura delle acque, ha una notevole influenza sulla diversa espressione e circolazione genica nei ceppi batterici, che in condizioni di stress termico innescano strategie evolutive di sopravvivenza basate sullo scambio di forme mobili geniche trasmissibili.

XXXIII Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Veterinari Igienisti (AIVI) “Il veterinario igienista e le nuove frontiere professionali”, svoltosi a Castellammare di Stabia, 11-13 settembre 2024

Gianluigi Ferri
Writing – Original Draft Preparation
;
Vincenzo Olivieri
Methodology
;
Chiara Di Vittori
Methodology
;
Alberto Vergara
Writing – Review & Editing
2024-01-01

Abstract

Scopo: Indagine sulla circolazione ed eventuale variazione stagionale dell’antimicrobico resistenza in ceppi di Enterococcus spp., isolati da mitili (Mytilus galloprovincialis) destinati al consumo umano allevati lungo le coste del Mare Adriatico Centrale (regione Abruzzo). Metodi: Da un allevamento sito a Casalbordino (CH, Italia) si è proceduto al campionamento stagionale di n. 250 animali nei mesi di marzo e giugno 2023 e gennaio 2024 (n. 80, n. 80 e n. 90 rispettivamente) escludendo i mesi autunnali a causa del mantenimento di temperature elevate delle acque. Da questi sono stati isolati, mediante sistema VITEK 2 (bioMèrieux, France), n. 32 ceppi appartenenti al genere Enterococcus: n. 11 (32.37%), n. 5 (15.62%), e n. 16 (50.0%) nel corso dei campionamenti in primavera, estate e inverno rispettivamente. I ceppi sono stati identificati come: 90.62% E. faecium e 9.37% E. durans. Multiplex end-point PCR sono state utilizzate per la conferma della identità e per la valutazione della presenza di geni di virulenza come: agg2, gelE, cylA, cylB, cylM. È stata inoltre testata la sensibilità a n. 26 antimicrobici contenuti nelle card AST-P658 e AST-P659 mediante sistema VITEK 2. Per tutti i ceppi fenotipicamente multi-resistenti sono stati calcolati: l’indice di resistenza multipla (MAR index) e il modello di resistenza agli antimicrobici (ARPA index). Lo screening biomolecolare dei geni veicolanti antimicrobico resistenza (ARGs) ha incluso n. 45 determinanti genici appartenenti alle seguenti classi: aph, bla, erm, cfr, optrA, poxtA, nfs, tet, vat, vga, vgb, qnr, e van. Per l’analisi statistica dei dati ottenuti è stato effettuato il t-test per comparare la diversa distribuzione degli ARGs tra i ceppi fenotipicamente sensibili e resistenti nei tre momenti di campionamento. Risultati: Complessivamente n. 18/32 (56.25%) ceppi sono risultati resistenti ad almeno uno degli antimicrobici testati; più in dettaglio, i profili di resistenza fenotipica maggiormente osservati (nei tre campionamenti) sono risultati essere: 44.44% tetraciclina, 27.78% vancomicina, 16.67% quinupristina-dalfopristina, 11.11% nitrofurantoina e linezolid. Infine, 7/32 (21.87%) ceppi sono stati classificati come multi-resistenti in quanto non sensibili a tre o più classi di antimicrobici. Il valore di MAR index più elevato riscontrato è stato di 0.53 e quello dell’ARPA pari a 0.44; entrambi osservati nei campionamenti condotti in inverno e primavera. I seguenti determinanti genici tetC (59.37%), tetD (50.00%), cfr (43.75%), vanA e vanD (37.50%), vatE (21.87%), vatD, poxtA e qnrS (18.75%) sono stati amplificati con maggior frequenza sia da ceppi fenotipicamente sensibili che da ceppi resistenti da soggetti campionati in inverno (52.67%) e primavera (35.11%). Conclusioni: L’incrementata distribuzione ambientale di ARGs, nella stagione invernale e primaverile, soprattutto verso molecole ad uso umano come vancomicina (vanA, vanD) quinupristina-dalfopristina (vatE, vatD) e linezolid (cfr, poxtA) è risultata statisticamente significativa. Nel contesto del forte grado di inquinamento genico dell’ecosistema marino, la variabile stagione, e quindi la temperatura delle acque, ha una notevole influenza sulla diversa espressione e circolazione genica nei ceppi batterici, che in condizioni di stress termico innescano strategie evolutive di sopravvivenza basate sullo scambio di forme mobili geniche trasmissibili.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11575/149181
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