I virus enterici umani come il virus dell’epatite A (HAV), E (HEV) e norovirus (NoV) genotipo I e II (NoV-GI e NoV-GII) determinano infezione in seguito all’ingestione di alimenti contaminati crudi o poco cotti (molluschi bivalvi inclusi). Lo scopo di questo studio è stato quello di indagare, mediante tecniche di biologia molecolare qualitativa e quantitativa, la presenza di parti del genoma di virus enteropatogeni (HAV, HEV, NoV-GI e NoV-GII) per l’uomo in molluschi bivalvi (Mytilus galloprovincialis) allevati lungo la costa del Mar Adriatico centrale: Abruzzo (Pescara) e Molise (Termoli). Sono stati campionati in totale n. 425 soggetti e i rispettivi siti di raccolta sono stati georeferenziati. L’organo target prelevato sterilmente è stato l’epatopancreas realizzando dei pool costituiti da cinque animali ciascuno: n. 85 aliquote in totale di cui n. 22 in Abruzzo e n. 63 in Molise. È seguita l’omogenizzazione, e contestualmente, si è proceduti all’estrazione dell’RNA attraverso la procedura Trizol LS method (Invitrogen, Ltd, Paisley, UK). I pellet di RNA sono stati analizzati mediante tecniche di biologia molecolare nested RT-PCR e real time RT-qPCR. I risultati ottenuti hanno mostrato una positività dell’1.17% (1/85 IC 95%: 0.02-3.45%) a HAV, dell’8.23% (7/85 IC 95%: 2.39-14.07%) a HEV, del 2.35% (2/85 IC 95%: 0.07-4.63%) al NoV-GI e nessuno dei soggetti testati al NoV-GII. L’unico pool positivo ad HAV (102 copie/L) proveniva dal Molise; mentre, per HEV il 22.72% (6/22) in Abruzzo (102 copie/L) e il 3.17% (2/63 IC 95%: 0.02-7.49%) in Molise (103 copie/L). In merito al NoV, il GI è stato riscontrato nel 3.17% (2/63 IC 95%: 0.02-7.49%) dei soggetti allevati in Molise (101 copie/L); mentre per il GII nessuno è risultato positivo. Quest’indagine ha dimostrato, per la prima volta, la circolazione di virus enteropatogeni umani di importanza rilevante per la salute pubblica in allevamenti di molluschi bivalvi localizzati in un areale geografico (Mar Adriatico centrale) poco investigato. Il presente lavoro, a partire da un approccio One-health, ha voluto focalizzare l’attenzione sull’importanza del ruolo degli screening biomolecolari come sistemi di sorveglianza a garanzia della salute del consumatore e dell’ambiente.

XXXII Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Veterinari Igienisti (AIVI) “Nuovi approcci della Medicina Veterinaria per uno sviluppo sostenibile di produzioni e consumi alimentari”, svoltosi a Maierato – Vibo Valentia, 13-15 settembre 2023

Gianluigi Ferri
Writing – Original Draft Preparation
;
Vincenzo Olivieri
Methodology
;
Alberto Vergara
Writing – Review & Editing
2023-01-01

Abstract

I virus enterici umani come il virus dell’epatite A (HAV), E (HEV) e norovirus (NoV) genotipo I e II (NoV-GI e NoV-GII) determinano infezione in seguito all’ingestione di alimenti contaminati crudi o poco cotti (molluschi bivalvi inclusi). Lo scopo di questo studio è stato quello di indagare, mediante tecniche di biologia molecolare qualitativa e quantitativa, la presenza di parti del genoma di virus enteropatogeni (HAV, HEV, NoV-GI e NoV-GII) per l’uomo in molluschi bivalvi (Mytilus galloprovincialis) allevati lungo la costa del Mar Adriatico centrale: Abruzzo (Pescara) e Molise (Termoli). Sono stati campionati in totale n. 425 soggetti e i rispettivi siti di raccolta sono stati georeferenziati. L’organo target prelevato sterilmente è stato l’epatopancreas realizzando dei pool costituiti da cinque animali ciascuno: n. 85 aliquote in totale di cui n. 22 in Abruzzo e n. 63 in Molise. È seguita l’omogenizzazione, e contestualmente, si è proceduti all’estrazione dell’RNA attraverso la procedura Trizol LS method (Invitrogen, Ltd, Paisley, UK). I pellet di RNA sono stati analizzati mediante tecniche di biologia molecolare nested RT-PCR e real time RT-qPCR. I risultati ottenuti hanno mostrato una positività dell’1.17% (1/85 IC 95%: 0.02-3.45%) a HAV, dell’8.23% (7/85 IC 95%: 2.39-14.07%) a HEV, del 2.35% (2/85 IC 95%: 0.07-4.63%) al NoV-GI e nessuno dei soggetti testati al NoV-GII. L’unico pool positivo ad HAV (102 copie/L) proveniva dal Molise; mentre, per HEV il 22.72% (6/22) in Abruzzo (102 copie/L) e il 3.17% (2/63 IC 95%: 0.02-7.49%) in Molise (103 copie/L). In merito al NoV, il GI è stato riscontrato nel 3.17% (2/63 IC 95%: 0.02-7.49%) dei soggetti allevati in Molise (101 copie/L); mentre per il GII nessuno è risultato positivo. Quest’indagine ha dimostrato, per la prima volta, la circolazione di virus enteropatogeni umani di importanza rilevante per la salute pubblica in allevamenti di molluschi bivalvi localizzati in un areale geografico (Mar Adriatico centrale) poco investigato. Il presente lavoro, a partire da un approccio One-health, ha voluto focalizzare l’attenzione sull’importanza del ruolo degli screening biomolecolari come sistemi di sorveglianza a garanzia della salute del consumatore e dell’ambiente.
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