La pronuncia massimata offre lo spunto per studiare un argomento di difficile inquadramento interpretativo, ovvero la possibilità di registrare come marchio una forma estetica molto gradevole e ampiamente riconosciuta di alto profilo. In particolare secondo le affermazioni massimate è possibile cumulare la tutela di marchio e quella di modello registrato anche quando la forma ha rilevante celebrità e distinzione, ed è ugualmente concepibile che la forma sia valida come segno distintivo, ancorché si possa trattare di un’estetica molto apprezzata nel tempo, nonché creata da designer famosi. L'indagine verte, quindi, sulla proposizione di modelli interpretativi validi in ordine alla cumulabilità della protezione di marchio con quella di modello, nonché ad analizzare i limiti di registrabilità come marchio di una forma estetica molto gradita e ammirata dal mercato.
Nota alla sentenza Trib. Roma - sezione IP - 5 luglio 2007
SANSEVERINO G
2008-01-01
Abstract
La pronuncia massimata offre lo spunto per studiare un argomento di difficile inquadramento interpretativo, ovvero la possibilità di registrare come marchio una forma estetica molto gradevole e ampiamente riconosciuta di alto profilo. In particolare secondo le affermazioni massimate è possibile cumulare la tutela di marchio e quella di modello registrato anche quando la forma ha rilevante celebrità e distinzione, ed è ugualmente concepibile che la forma sia valida come segno distintivo, ancorché si possa trattare di un’estetica molto apprezzata nel tempo, nonché creata da designer famosi. L'indagine verte, quindi, sulla proposizione di modelli interpretativi validi in ordine alla cumulabilità della protezione di marchio con quella di modello, nonché ad analizzare i limiti di registrabilità come marchio di una forma estetica molto gradita e ammirata dal mercato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.