L’archetipo della figura paterna che esercita un potere assoluto sui familiari a lui sottoposti, così come pervenuto dall’esperienza storico-giuridica romana, è un’immagine semplicistica, distorsiva e persino fuorviante. La letteratura latina (e segnatamente l’arte declamatoria) ci restituisce, infatti, una serie di rappresentazioni e una casistica che vanno oltre non solo l’ambito del diritto codificato, ma anche gli stereotipi che si sono sedimentati nel tempo. Giunio Rizzelli contribuisce a fornire uno spaccato pro veritate, con solidissimo supporto delle fonti, in un’analisi lucida e articolata, sine ira et studio, che contribuisce a chiarire e spiegare un panorama giuridico più complesso di quanto si sia solitamente portati a pensare.

recensione a G. Rizzelli, Padri romani. Discorsi, modelli, norme, Lecce 2017

SANDIROCCO, LUIGI
2017-01-01

Abstract

L’archetipo della figura paterna che esercita un potere assoluto sui familiari a lui sottoposti, così come pervenuto dall’esperienza storico-giuridica romana, è un’immagine semplicistica, distorsiva e persino fuorviante. La letteratura latina (e segnatamente l’arte declamatoria) ci restituisce, infatti, una serie di rappresentazioni e una casistica che vanno oltre non solo l’ambito del diritto codificato, ma anche gli stereotipi che si sono sedimentati nel tempo. Giunio Rizzelli contribuisce a fornire uno spaccato pro veritate, con solidissimo supporto delle fonti, in un’analisi lucida e articolata, sine ira et studio, che contribuisce a chiarire e spiegare un panorama giuridico più complesso di quanto si sia solitamente portati a pensare.
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