Sociologia delle emozioni Sui limiti sociali all’empatia L’articolo proposto riporta i risultati di un programma di ricerca, svolto a partire dal 2006 e ancora in corso, finalizzato all’osservazione delle barriere socialmente condizionate al contatto emotivo. Per barriere socialmente condizionate si intende gli aspetti nevrotici del sistema della personalità – quindi la dimensione relazionale dei sistemi psichici – che ostacolano le capacità empatiche degli individui. Per empatia, sulla scia rielaborata dei lavori fondamentali di Edith Stein, si intende un processo relazionale emotivo che si svolge in tre fasi e che può essere riassunto – seguendo Rovatti – sulla base della metafora della distanza abitata. Il metodo usato nel programma di ricerca consiste nella traslazione a livello sociologico della metodologia della psicoterapia e della relazione d’aiuto gestaltica. Secondo il metodo qui proposto, le difficoltà inerenti la sfera emotiva degli individui, osservabili nella forma di barriere socialmente condizionate all’empatia, derivano da un eccesso di adattamento all’ambiente esterno che si traduce in un deficit di autoregolazione dell’organismo e si concretizza sia nella pratica dell’indossare metaforicamente una maschera nel relazionarsi con gli altri nei processi di socialità, che in un meccanismo di identificazione con tale immagine inautentica di sé. Le tecniche per l’individuazione di questi due processi di mascheramento e identificazione sono state svolte ormai su 30 gruppi, dalla numerosità variabile dai 10 ai 30 individui, quindi su circa 600 individui nell’ambito dei corsi universitari di tecniche di trasformazione dei conflitti svolti nelle Università di Teramo e di Trieste e nell’ambito dei corsi di formazione svolti nell’Accademia Gemino di counseling a indirizzo gestaltico di Gorizia. Tali tecniche consistono principalmente in una raccolta semi-strutturata di storie di vita, svolta nel contesto di interviste in profondità e di colloqui di counseling gestaltico. I risultati derivanti da tali tecniche di rilevazione hanno permesso di costruire una tipologia – sulla scia dei fondamentali lavori dello psicoterapeuta cileno Claudio Naranjo su carattere e nevrosi – di 9 tipi di personalità ciascuna delle quali sviluppa una sua propria peculiare barriera, socialmente condizionata, al contatto emotivo strutturantesi come limite sociale all’empatia. Per ciascuna personalità, inoltre, con la parziale eccezione di una, è stato anche possibile costituire dei collegamenti con classici lavori sociologici che riprendono a vari livelli il tema della dimensione sociale delle emozioni. Le 9 personalità individuate sono le seguenti. (1) La personalità autodiretta, (2) la personalità pseudo-sociale, (3) la personalità eterodiretta, (4) la personalità desiderium, (5) la personalità anomica, (6) la personalità autoritaria, (7) la personalità blasè, (8) la personalità appropriazione, (9) la personalità conservatrice. Queste personalità – così tipizzate – sembrano assicurare le basi per una teoria sociale dell’empatia, che permette un collegamento più rigoroso tra sfera emotiva e dimensione sociale oltre che indicare nuovi percorsi per promettenti ricerche empiriche in quest’ambito.
Sociologia delle emozioni. Sui limiti sociali all'empatia
UNGARO, Daniele
2017-01-01
Abstract
Sociologia delle emozioni Sui limiti sociali all’empatia L’articolo proposto riporta i risultati di un programma di ricerca, svolto a partire dal 2006 e ancora in corso, finalizzato all’osservazione delle barriere socialmente condizionate al contatto emotivo. Per barriere socialmente condizionate si intende gli aspetti nevrotici del sistema della personalità – quindi la dimensione relazionale dei sistemi psichici – che ostacolano le capacità empatiche degli individui. Per empatia, sulla scia rielaborata dei lavori fondamentali di Edith Stein, si intende un processo relazionale emotivo che si svolge in tre fasi e che può essere riassunto – seguendo Rovatti – sulla base della metafora della distanza abitata. Il metodo usato nel programma di ricerca consiste nella traslazione a livello sociologico della metodologia della psicoterapia e della relazione d’aiuto gestaltica. Secondo il metodo qui proposto, le difficoltà inerenti la sfera emotiva degli individui, osservabili nella forma di barriere socialmente condizionate all’empatia, derivano da un eccesso di adattamento all’ambiente esterno che si traduce in un deficit di autoregolazione dell’organismo e si concretizza sia nella pratica dell’indossare metaforicamente una maschera nel relazionarsi con gli altri nei processi di socialità, che in un meccanismo di identificazione con tale immagine inautentica di sé. Le tecniche per l’individuazione di questi due processi di mascheramento e identificazione sono state svolte ormai su 30 gruppi, dalla numerosità variabile dai 10 ai 30 individui, quindi su circa 600 individui nell’ambito dei corsi universitari di tecniche di trasformazione dei conflitti svolti nelle Università di Teramo e di Trieste e nell’ambito dei corsi di formazione svolti nell’Accademia Gemino di counseling a indirizzo gestaltico di Gorizia. Tali tecniche consistono principalmente in una raccolta semi-strutturata di storie di vita, svolta nel contesto di interviste in profondità e di colloqui di counseling gestaltico. I risultati derivanti da tali tecniche di rilevazione hanno permesso di costruire una tipologia – sulla scia dei fondamentali lavori dello psicoterapeuta cileno Claudio Naranjo su carattere e nevrosi – di 9 tipi di personalità ciascuna delle quali sviluppa una sua propria peculiare barriera, socialmente condizionata, al contatto emotivo strutturantesi come limite sociale all’empatia. Per ciascuna personalità, inoltre, con la parziale eccezione di una, è stato anche possibile costituire dei collegamenti con classici lavori sociologici che riprendono a vari livelli il tema della dimensione sociale delle emozioni. Le 9 personalità individuate sono le seguenti. (1) La personalità autodiretta, (2) la personalità pseudo-sociale, (3) la personalità eterodiretta, (4) la personalità desiderium, (5) la personalità anomica, (6) la personalità autoritaria, (7) la personalità blasè, (8) la personalità appropriazione, (9) la personalità conservatrice. Queste personalità – così tipizzate – sembrano assicurare le basi per una teoria sociale dell’empatia, che permette un collegamento più rigoroso tra sfera emotiva e dimensione sociale oltre che indicare nuovi percorsi per promettenti ricerche empiriche in quest’ambito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.