Nella seconda metà di questo secolo si assiste ad una progressiva trasformazione dei rapporti tra teorizzazione filosofica, diritto e politica reale, ponendo una domanda a maglie larghe che sottende la problematicità stessa di una sua risoluzione: quale orientamento per il nuovo ordine giuridico-politico ed anche filosofico del terzo millennio? Questo interrogativo riporta in primo piano i caratteri e le conseguenze più immediate del declino di alcuni modelli politici e filosofici della tradizione occidentale. La certezza di trovarci in una fase di crisi, (ma come scissione? Separazione? O, come l’etimo greco suggerisce, discernimento? Vaglio?) sembra essere il denominatore comune di tendenze e preoccupazioni del pensiero e delle filosofie, per poter riflettere sulla prassi umana nel nostro tempo. Ma, -se intendiamo comunemente crisi come frattura-, da cosa? Quali i poli di tale lacerazione? Se invece torniamo al suo significato etimologico, il verbo greco krino ci fornisce una idea di riflessione critica, di rimessa in discussione, di revisione e discernimento. E, allora, forse non siamo affatto in una crisi delle certezze dei valori, ma nella radicalizzazione simbolica dell’indeterminatezza.

"L’ingombro veritativo in politica tra crisi della certezza e certezza della crisi"

RICCI, Fiammetta
2016-01-01

Abstract

Nella seconda metà di questo secolo si assiste ad una progressiva trasformazione dei rapporti tra teorizzazione filosofica, diritto e politica reale, ponendo una domanda a maglie larghe che sottende la problematicità stessa di una sua risoluzione: quale orientamento per il nuovo ordine giuridico-politico ed anche filosofico del terzo millennio? Questo interrogativo riporta in primo piano i caratteri e le conseguenze più immediate del declino di alcuni modelli politici e filosofici della tradizione occidentale. La certezza di trovarci in una fase di crisi, (ma come scissione? Separazione? O, come l’etimo greco suggerisce, discernimento? Vaglio?) sembra essere il denominatore comune di tendenze e preoccupazioni del pensiero e delle filosofie, per poter riflettere sulla prassi umana nel nostro tempo. Ma, -se intendiamo comunemente crisi come frattura-, da cosa? Quali i poli di tale lacerazione? Se invece torniamo al suo significato etimologico, il verbo greco krino ci fornisce una idea di riflessione critica, di rimessa in discussione, di revisione e discernimento. E, allora, forse non siamo affatto in una crisi delle certezze dei valori, ma nella radicalizzazione simbolica dell’indeterminatezza.
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