Nel nostro tempo si assiste ad un rimescolamento tra isole di identità ed oceani della navigazione globale, tra disseminazione virtuale delle esistenze e bisogno di tracciare confini tra un dentro e un fuori. Ma, soprattutto, sembrano svuotati di senso il concetto e la funzione di confine, ancor più se riferiti alla dialettica tra finito e infinito, tra reale e virtuale, tra immanenza e trascendenza. Dunque, se la condizione umana è da sempre inscritta in un contesto di contingenza e di organizzazione dell’esistenza (sociale, normativa, istituzionale, ecc.), il problema è che ogni limite ed ogni norma sono arbitrari, e le frontiere sono sempre incerte, sia quelle geo-politiche, sia quelle scientifiche e cognitive.
"Il senso etico del mondo tra limite e illimitato. I confini dell'isola o i limiti dell'oceano?"
RICCI, Fiammetta
2016-01-01
Abstract
Nel nostro tempo si assiste ad un rimescolamento tra isole di identità ed oceani della navigazione globale, tra disseminazione virtuale delle esistenze e bisogno di tracciare confini tra un dentro e un fuori. Ma, soprattutto, sembrano svuotati di senso il concetto e la funzione di confine, ancor più se riferiti alla dialettica tra finito e infinito, tra reale e virtuale, tra immanenza e trascendenza. Dunque, se la condizione umana è da sempre inscritta in un contesto di contingenza e di organizzazione dell’esistenza (sociale, normativa, istituzionale, ecc.), il problema è che ogni limite ed ogni norma sono arbitrari, e le frontiere sono sempre incerte, sia quelle geo-politiche, sia quelle scientifiche e cognitive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.