Questo contributo intende ritagliare, all’interno dell’opera di G. Orwell, 1984, il contaminarsi continuo tra utopia (o distopia) e ideologia attraverso la chiave di lettura dell’intervento del potere politico sulla lingua, e più profondamente sul linguaggio. Tale intervento investe le relazioni affettive, le dimensioni culturali e le rappresentazioni collettive di una fantascientifica Londra, nel superstato di Oceania, ormai soggetta al dominio del Socing, la cui autorità/simulacro, il Grande Fratello, è davvero - non per gioco di parole - il grande simulacro del potere che fa del potere un simulacro.

"Tra utopia e ideologia. Controllo e potere del linguaggio in 1984 di G. Orwell"

RICCI, Fiammetta
2012-01-01

Abstract

Questo contributo intende ritagliare, all’interno dell’opera di G. Orwell, 1984, il contaminarsi continuo tra utopia (o distopia) e ideologia attraverso la chiave di lettura dell’intervento del potere politico sulla lingua, e più profondamente sul linguaggio. Tale intervento investe le relazioni affettive, le dimensioni culturali e le rappresentazioni collettive di una fantascientifica Londra, nel superstato di Oceania, ormai soggetta al dominio del Socing, la cui autorità/simulacro, il Grande Fratello, è davvero - non per gioco di parole - il grande simulacro del potere che fa del potere un simulacro.
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