Elena Tassi Scandone affronta la storia giuridica delle res sanctae e delimita l'indagine con un'analisi articolata in quattro momenti: la testimonianza delle fonti e le interpretazioni della storiografia; il rito del sulcus primigenius; la tutela delle res sanctae; l’inviolabilità del sanctus da intendere come munitus e quindi sottoposto a pena in caso di violazione. La studiosa si sofferma sull’origine della sanctitas delle mura e sul rito del sulcus primigenius, precisa che il divieto di oltrepassare le mura trova fondamento nel fas. Chi viola il divieto è hostis e commette un atto hostile et abominandum. La sanctitas successivamente si fonde al concetto di sanctio. Sanctus diventerà nel tempo il quod sine poena violari non potest. Nell'epoca imperiale, da ultimo, la sanctitas è proiezione della sanctio, e anche le porte d'accesso alle città sono sanctae e quodammodo confluiscono nelle res divini iuris. Elena Tassi Scandone addresses the legal history of res sanctae and delimits the survey with an analysis in four moments: the testimony of sources and interpretations of historiography; the rite of the sulcus primigenius; the protection of res sanctae; the inviolability of sanctus meant as munitus and then subjected to punishment in case of violation. The researcher focuses on the origin of sanctitas the walls and on the rite of the sulcus primigenius, states that the prohibition of passing the old basis in fas. Those who violate the ban is hostis and commits an act hostile et abominandum. The sanctitas then merges the concept of sanctio. Sanctus become over time quod sine poena violari non potest. Imperial era, finally, the projection is sanctitas sanctio, and also the access doors to the city are sanctae and quodammodo converge in res divini iuris.
recensione - Quodammodo divini iuris. Per una storia giuridica delle res sanctae
SANDIROCCO, LUIGI
2015-01-01
Abstract
Elena Tassi Scandone affronta la storia giuridica delle res sanctae e delimita l'indagine con un'analisi articolata in quattro momenti: la testimonianza delle fonti e le interpretazioni della storiografia; il rito del sulcus primigenius; la tutela delle res sanctae; l’inviolabilità del sanctus da intendere come munitus e quindi sottoposto a pena in caso di violazione. La studiosa si sofferma sull’origine della sanctitas delle mura e sul rito del sulcus primigenius, precisa che il divieto di oltrepassare le mura trova fondamento nel fas. Chi viola il divieto è hostis e commette un atto hostile et abominandum. La sanctitas successivamente si fonde al concetto di sanctio. Sanctus diventerà nel tempo il quod sine poena violari non potest. Nell'epoca imperiale, da ultimo, la sanctitas è proiezione della sanctio, e anche le porte d'accesso alle città sono sanctae e quodammodo confluiscono nelle res divini iuris. Elena Tassi Scandone addresses the legal history of res sanctae and delimits the survey with an analysis in four moments: the testimony of sources and interpretations of historiography; the rite of the sulcus primigenius; the protection of res sanctae; the inviolability of sanctus meant as munitus and then subjected to punishment in case of violation. The researcher focuses on the origin of sanctitas the walls and on the rite of the sulcus primigenius, states that the prohibition of passing the old basis in fas. Those who violate the ban is hostis and commits an act hostile et abominandum. The sanctitas then merges the concept of sanctio. Sanctus become over time quod sine poena violari non potest. Imperial era, finally, the projection is sanctitas sanctio, and also the access doors to the city are sanctae and quodammodo converge in res divini iuris.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.