Ludovico Mirri, both publisher and art dealer, played a considerable role in Roman art and culture of the second half of the eighteenth century. Mirri produced some publications of great commitment and beauty, such as "Le antiche camere delle Terme di Tito" and "Il Museo Pio Clementino", the latter with texts by Giovanni Battista and Ennio Quirino Visconti. After having already treated him as a publisher, Coen deals now with Mirri's activity as an art dealer: the essay anlyzes Mirri's stock of paintings, their provenance, customers and finally the systems of promotion, including a catalog of Italian and Nordic paintings, including several by Pieter Paul Rubens. The essay gives birth to a new profil, offering new insights into the definition of the Roman culture.

Ludovico Mirri ricoprì in qualità di editore d'arte e di archeologia, nonché di mercante d'arte, un ruolo di notevole spicco nell'arte e nella cultura romana della seconda metà del XVIII secolo. A Mirri si debbono alcune pubblicazioni di grande impegno e bellezza, come "Le antiche camere delle Terme di Tito" o "Il Museo Pio Clementino", con testi di Giovanni Battista ed Ennio Quirino Visconti. Dopo averlo già trattato come editore, questo saggio illustra l'attività di Mirri in qualità di mercante d'arte: vengono perciò esaminate la merce trattata - ovvero fondamentalmente quadri di antichi maestri italiani e nordici - la loro provenienza, la clientela e infine i sistemi promozionali, fra cui un Catalogo di quadri italiani e 'oltramontani', ovvero nordici, fra cui diversi di Pieter Paul Rubens. Ne emerge una figura nuova, capace di offrire nuovi spunti nella definizione dello scacchiere romano del periodo.

Quadri "da mobilia" e (presunti) capolavori per un pubblico di alto livello: Ludovico Mirri (m. 1786), mercante d'arte nella Roma di Pio VI

Coen, Paolo
2006-01-01

Abstract

Ludovico Mirri, both publisher and art dealer, played a considerable role in Roman art and culture of the second half of the eighteenth century. Mirri produced some publications of great commitment and beauty, such as "Le antiche camere delle Terme di Tito" and "Il Museo Pio Clementino", the latter with texts by Giovanni Battista and Ennio Quirino Visconti. After having already treated him as a publisher, Coen deals now with Mirri's activity as an art dealer: the essay anlyzes Mirri's stock of paintings, their provenance, customers and finally the systems of promotion, including a catalog of Italian and Nordic paintings, including several by Pieter Paul Rubens. The essay gives birth to a new profil, offering new insights into the definition of the Roman culture.
2006
Ludovico Mirri ricoprì in qualità di editore d'arte e di archeologia, nonché di mercante d'arte, un ruolo di notevole spicco nell'arte e nella cultura romana della seconda metà del XVIII secolo. A Mirri si debbono alcune pubblicazioni di grande impegno e bellezza, come "Le antiche camere delle Terme di Tito" o "Il Museo Pio Clementino", con testi di Giovanni Battista ed Ennio Quirino Visconti. Dopo averlo già trattato come editore, questo saggio illustra l'attività di Mirri in qualità di mercante d'arte: vengono perciò esaminate la merce trattata - ovvero fondamentalmente quadri di antichi maestri italiani e nordici - la loro provenienza, la clientela e infine i sistemi promozionali, fra cui un Catalogo di quadri italiani e 'oltramontani', ovvero nordici, fra cui diversi di Pieter Paul Rubens. Ne emerge una figura nuova, capace di offrire nuovi spunti nella definizione dello scacchiere romano del periodo.
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