Alla fine di novembre, nel giro di due settimane, sono state chiuse per fallimento la Hokkaido Takushoku Bank, una delle prime 10 banche giapponesi, e la Yamaichi Securities, una delle 4 maggiori case di broke-raggio nipponiche. I dati macroeconomici per il ‘97, diffusi dall’Ocse [Economic Outlook], parlano di una stagnazione dell’economia giapponese, con una “crescita” del reddito dello 0,5%, tre punti percentuali in meno rispetto all’anno precedente, una diminuzione degli investimenti, della spesa pubblica, del reddito di-sponibile, un aumento del tasso di disoccupazione, una sostanziale stagnazione della produzione industriale e delle vendite al dettaglio con un tasso di interesse così basso che più basso non si può, e che dimostra da solo l’impotenza e la fallacia delle cosiddette politiche economiche “keynesiane”, fallite assieme al liberismo monetarista puro. Una situazione che non ha precedenti per il paese della rivoluzione toyotista che, seconda potenza economica mondiale, produce da sola più di Germania, Francia e Italia messe assieme fornendo con i propri capitali qualcosa come la metà dell’intera liquidità internazionale. [...]
Est/Asiati dal profitto
DONATO, Maurizio
1998-01-01
Abstract
Alla fine di novembre, nel giro di due settimane, sono state chiuse per fallimento la Hokkaido Takushoku Bank, una delle prime 10 banche giapponesi, e la Yamaichi Securities, una delle 4 maggiori case di broke-raggio nipponiche. I dati macroeconomici per il ‘97, diffusi dall’Ocse [Economic Outlook], parlano di una stagnazione dell’economia giapponese, con una “crescita” del reddito dello 0,5%, tre punti percentuali in meno rispetto all’anno precedente, una diminuzione degli investimenti, della spesa pubblica, del reddito di-sponibile, un aumento del tasso di disoccupazione, una sostanziale stagnazione della produzione industriale e delle vendite al dettaglio con un tasso di interesse così basso che più basso non si può, e che dimostra da solo l’impotenza e la fallacia delle cosiddette politiche economiche “keynesiane”, fallite assieme al liberismo monetarista puro. Una situazione che non ha precedenti per il paese della rivoluzione toyotista che, seconda potenza economica mondiale, produce da sola più di Germania, Francia e Italia messe assieme fornendo con i propri capitali qualcosa come la metà dell’intera liquidità internazionale. [...]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.