Il caso Costa testimonia che in Italia il ricorso alla class action, quale strumento di tutela di diritti omogenei, è ancora molto proclamato, ma poco attuato. Lo scritto cerca di individuare alcuni profili di criticità, dai quali possono discendere le difficoltà di applicazione di tali procedure. L’indagine, movendo dai limiti soggettivi ed oggettivi dell’azione, si sofferma essenzialmente sulla portata del riferimento operato dal legislatore alla «omogeneità» dei diritti lesi. Si rileva, infine, che il caso concreto ha trovato rimedi più rapidi ed efficienti nel ricorso a strumenti alternativi di risoluzione delle controversie (conciliazione paritetica). Ciò ha imposto una approfondita riflessione sul mancato raccordo tra class action e mediazione.
Caso Costa Concordia e class action italiana: le ragioni di un mancato avvio
CARLEO, Roberto
2013-01-01
Abstract
Il caso Costa testimonia che in Italia il ricorso alla class action, quale strumento di tutela di diritti omogenei, è ancora molto proclamato, ma poco attuato. Lo scritto cerca di individuare alcuni profili di criticità, dai quali possono discendere le difficoltà di applicazione di tali procedure. L’indagine, movendo dai limiti soggettivi ed oggettivi dell’azione, si sofferma essenzialmente sulla portata del riferimento operato dal legislatore alla «omogeneità» dei diritti lesi. Si rileva, infine, che il caso concreto ha trovato rimedi più rapidi ed efficienti nel ricorso a strumenti alternativi di risoluzione delle controversie (conciliazione paritetica). Ciò ha imposto una approfondita riflessione sul mancato raccordo tra class action e mediazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.