Questo saggio propone un’analisi dell’istrianità di tipo so- cio-ecologico basata su una ricerca sul campo che ha puntato a ricostruire il senso relazionale del rapporto uomo-ambiente nell’Istria post-jugoslava. L’identità di frontiera istriana viene interpretata attraverso la categoria del mimetismo che si pone come un’alternativa sociologica alle più diffuse letture orientaliste dell’istrianità, che ne fanno una pratica di identificazio- ne sociale basata sull’esclusione dell’altro. Diversamente, sono convinto che il senso dell’istrianità rimandi ad un meccanismo mimetico, di identi- ficazione territoriale a scopo difensivo (di sopravvivenza sociale) che vada interpretato in una prospettiva che consideri la relazione conflittuale tra regionalismo e nazionalismo come risultato della territorializzazione del rapporto tra nazionalità e cittadinanza in Croazia. Infatti, la mia ipote- si è che il processo di state-building innescato dal “tuđmanismo” abbia voluto introdurre una relazione diretta tra l’identità nazionale croata e il godimento dei diritti di cittadinanza, finendo per subordinare la fruizione dei diritti al grado di croaticità, ossia all’autenticità etnica dell’individuo, quale garanzia di lealtà politica al partito di governo. Tale processo ha con- dotto ad una identificazione viziosa tra cittadinanza, nazionalità e lealtà politica, che ha finito per discriminare i cittadini del neonato stato croato, poiché ha garantito diritti e privilegi ad una minoranza della popolazione (i “buoni croati”, specialmente della diaspora), ed ha fomentato un senso di insicurezza in molti altri “croati sospetti”.

Il mimetismo di frontiera. Un'interpretazione socio-ecologica del senso dell'istrianità

COCCO, EMILIO
2009-01-01

Abstract

Questo saggio propone un’analisi dell’istrianità di tipo so- cio-ecologico basata su una ricerca sul campo che ha puntato a ricostruire il senso relazionale del rapporto uomo-ambiente nell’Istria post-jugoslava. L’identità di frontiera istriana viene interpretata attraverso la categoria del mimetismo che si pone come un’alternativa sociologica alle più diffuse letture orientaliste dell’istrianità, che ne fanno una pratica di identificazio- ne sociale basata sull’esclusione dell’altro. Diversamente, sono convinto che il senso dell’istrianità rimandi ad un meccanismo mimetico, di identi- ficazione territoriale a scopo difensivo (di sopravvivenza sociale) che vada interpretato in una prospettiva che consideri la relazione conflittuale tra regionalismo e nazionalismo come risultato della territorializzazione del rapporto tra nazionalità e cittadinanza in Croazia. Infatti, la mia ipote- si è che il processo di state-building innescato dal “tuđmanismo” abbia voluto introdurre una relazione diretta tra l’identità nazionale croata e il godimento dei diritti di cittadinanza, finendo per subordinare la fruizione dei diritti al grado di croaticità, ossia all’autenticità etnica dell’individuo, quale garanzia di lealtà politica al partito di governo. Tale processo ha con- dotto ad una identificazione viziosa tra cittadinanza, nazionalità e lealtà politica, che ha finito per discriminare i cittadini del neonato stato croato, poiché ha garantito diritti e privilegi ad una minoranza della popolazione (i “buoni croati”, specialmente della diaspora), ed ha fomentato un senso di insicurezza in molti altri “croati sospetti”.
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