Gli appalti pubblici costituiscono una leva strategica per promuovere politiche pubbliche sostenibili ed inclusive e contribuiscono in modo significativo alla tutela dell’ambiente, allo sviluppo dell’economia circolare, alla promozione della parità di genere e dell’occupazione, all’inserimento lavorativo giovanile ed all’inclusione lavorativa di categorie svantaggiate. In questo scenario, tecnologia e digitalizzazione rappresentano validissimi strumenti atti a rafforzare l'efficacia delle clausole ambientali e sociali inserite nei contratti di appalto poiché garantiscono trasparenza, tracciabilità e controllo sull'attuazione di tali obblighi. La strumentazione digitale in possesso di operatori economici e Stazioni appaltanti - come piattaforme E-Procurement, sistemi di monitoraggio in tempo reale, algoritmi predittivi e blockchain - può facilitare la verifica dell’effettiva applicazione di tali clausole, riducendo margini di elusione e discrezionalità, permettendo altresì una più agevole raccolta ed analisi dei dati relativi all’impatto sociale degli appalti e fornendo indicatori utili alla valutazione delle politiche pubbliche promosse tramite gli appalti. Più nello specifico, le clausole ambientali, integrate nei bandi di gara, possono essere supportate da tecnologie digitali avanzate come la blockchain e l’Internet of Things (IoT), che garantiscono tracciabilità nei processi produttivi e nei materiali utilizzati. Il risultato di tale processo consente di addivenire alla costruzione della nozione di “appalti verdi” (c.d. Green Building), i quali sono monitorati attraverso piattaforme digitali e permettono di verificare in tempo reale l’impatto ambientale dei contratti, nonché l’effettivo rispetto dei criteri ecologici, favorendo così la transizione ecologica. Parallelamente, le citate clausole sociali possono essere rafforzate grazie a strumenti digitali per il monitoraggio degli indicatori occupazionali e per la trasparenza nei criteri di selezione e valutazione. Inoltre, la digitalizzazione degli appalti tramite piattaforme, come la Piattaforma dei Contratti Pubblici (PCP) dell’ANAC (ex SIMOG), ne consente una gestione più efficiente, riducendo il rischio di irregolarità e facilitando l’analisi dei dati per fini strategici e sociali. L’adozione dell’intelligenza artificiale (IA) per l’analisi predittiva e la valutazione d’impatto aggiunge un ulteriore livello di intelligenza e controllo nel processo. Tuttavia, l’adozione di tecnologie digitali impone anche una riflessione critica su temi come l’accesso equo agli strumenti digitali da parte degli operatori economici, la tutela della privacy e la necessità di competenze adeguate nella pubblica amministrazione. Quindi, solo un’integrazione equilibrata tra sostenibilità, inclusione ed innovazione tecnologica può trasformare gli appalti pubblici in motori concreti di cambiamento sistemico.

Gli appalti pubblici come leva per la tutela dell’ambiente, dell’economia circolare, dell’occupazione e della parità di genere, n. 2

Giulia Di Ludovico;Denis Di Gennaro;Benedetta Buzzelli;Matteo Falconi;Simone Battistini;Antonello Palasciano;Remigio Graziani;Pierludovico Arnese;Michele Oddis
2025-01-01

Abstract

Gli appalti pubblici costituiscono una leva strategica per promuovere politiche pubbliche sostenibili ed inclusive e contribuiscono in modo significativo alla tutela dell’ambiente, allo sviluppo dell’economia circolare, alla promozione della parità di genere e dell’occupazione, all’inserimento lavorativo giovanile ed all’inclusione lavorativa di categorie svantaggiate. In questo scenario, tecnologia e digitalizzazione rappresentano validissimi strumenti atti a rafforzare l'efficacia delle clausole ambientali e sociali inserite nei contratti di appalto poiché garantiscono trasparenza, tracciabilità e controllo sull'attuazione di tali obblighi. La strumentazione digitale in possesso di operatori economici e Stazioni appaltanti - come piattaforme E-Procurement, sistemi di monitoraggio in tempo reale, algoritmi predittivi e blockchain - può facilitare la verifica dell’effettiva applicazione di tali clausole, riducendo margini di elusione e discrezionalità, permettendo altresì una più agevole raccolta ed analisi dei dati relativi all’impatto sociale degli appalti e fornendo indicatori utili alla valutazione delle politiche pubbliche promosse tramite gli appalti. Più nello specifico, le clausole ambientali, integrate nei bandi di gara, possono essere supportate da tecnologie digitali avanzate come la blockchain e l’Internet of Things (IoT), che garantiscono tracciabilità nei processi produttivi e nei materiali utilizzati. Il risultato di tale processo consente di addivenire alla costruzione della nozione di “appalti verdi” (c.d. Green Building), i quali sono monitorati attraverso piattaforme digitali e permettono di verificare in tempo reale l’impatto ambientale dei contratti, nonché l’effettivo rispetto dei criteri ecologici, favorendo così la transizione ecologica. Parallelamente, le citate clausole sociali possono essere rafforzate grazie a strumenti digitali per il monitoraggio degli indicatori occupazionali e per la trasparenza nei criteri di selezione e valutazione. Inoltre, la digitalizzazione degli appalti tramite piattaforme, come la Piattaforma dei Contratti Pubblici (PCP) dell’ANAC (ex SIMOG), ne consente una gestione più efficiente, riducendo il rischio di irregolarità e facilitando l’analisi dei dati per fini strategici e sociali. L’adozione dell’intelligenza artificiale (IA) per l’analisi predittiva e la valutazione d’impatto aggiunge un ulteriore livello di intelligenza e controllo nel processo. Tuttavia, l’adozione di tecnologie digitali impone anche una riflessione critica su temi come l’accesso equo agli strumenti digitali da parte degli operatori economici, la tutela della privacy e la necessità di competenze adeguate nella pubblica amministrazione. Quindi, solo un’integrazione equilibrata tra sostenibilità, inclusione ed innovazione tecnologica può trasformare gli appalti pubblici in motori concreti di cambiamento sistemico.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11575/165420
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