The study delves into the criterion for allocating jurisdiction between the Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (Tsap) and the administrative court, highlighting the theoretical-systematic issues and related constitutional implications. In particular, it examines the notion of “direct impact” of administrative measures on the matter of public waters as a key criterion for determining the competence of the Tsap, emphasizing how this concept, rooted in subjective and teleological elements, presents application ambiguities that result in a case-by-case and empirical approach. The research shows how the jurisprudence of the Cassation Court tends to adopt an extensive interpretation of the direct impact criterion, including within the competence of the Tsap acts that, although not issued by authorities specifically responsible for water management, significantly affect the water regime. Conversely, the administrative court adopts a more restrictive approach, focusing on the immediate and concrete impact of acts on hydraulic works and the use of water resources, asserting its jurisdiction for matters of an organizational and procedural nature. The work also addresses the constitutional issues related to the allocation criterion based on the “matter,” given the absence of exclusive jurisdiction for the Tsap as required by Article 103 of the Constitution. The analysis highlights the complexity and uncertainty arising from the lack of clear parameters for defining the teleological element, which affects the predictability of judicial decisions and the principle of fair trial as enshrined in Article 111 of the Constitution. The research proposes a critical reflection on the need for legislative intervention to clarify the scope and boundaries of Tsap’s jurisdiction, with the aim of reducing the significant degree of discretion left to judicial practice and ensuring greater coherence and consistency within the legal system.

La ricerca mostra come la giurisprudenza della Cassazione tenda ad adottare un’interpretazione estensiva del criterio della diretta incidenza, includendo nella competenza del Tsap atti che, sebbene non emessi da autorità strettamente preposte alla tutela delle acque, abbiano un impatto significativo sul regime idrico. Al contrario, il giudice amministrativo adotta un approccio più restrittivo, focalizzato sull’incidenza immediata e concreta degli atti sulle opere e sull’utilizzo delle risorse idriche, rivendicando la propria giurisdizione per questioni di natura organizzativa e procedurale. Il lavoro affronta anche le criticità costituzionali del criterio di riparto fondato sulla “materia”, in assenza di una giurisdizione esclusiva in capo al Tsap, come richiesto dall’art. 103 Cost. L’analisi evidenzia la complessità e l’incertezza derivanti dall’assenza di parametri chiari per definire l’elemento teleologico, con ripercussioni sulla prevedibilità delle decisioni giurisdizionali e sul rispetto del principio del giusto processo sancito dall’art. 111 Cost. La ricerca propone una riflessione critica sulla necessità di un intervento normativo che chiarisca la portata e i confini della giurisdizione del Tsap, al fine di ridurre l’elevato margine di discrezionalità lasciato alla prassi giurisprudenziale e garantire una maggiore coerenza e linearità del sistema giuridico

CONSIDERAZIONI TEORICO-SISTEMATICHE SUL CRITERIO DI RIPARTO DELLE CONTROVERSIE TRA TSAP IN UNICO GRADO E GIUDICE AMMINISTRATIVO: IPOTESI DI “GIURISDIZIONE FRAZIONATA”.

Stefano Salvatore Scoca
2024-01-01

Abstract

The study delves into the criterion for allocating jurisdiction between the Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche (Tsap) and the administrative court, highlighting the theoretical-systematic issues and related constitutional implications. In particular, it examines the notion of “direct impact” of administrative measures on the matter of public waters as a key criterion for determining the competence of the Tsap, emphasizing how this concept, rooted in subjective and teleological elements, presents application ambiguities that result in a case-by-case and empirical approach. The research shows how the jurisprudence of the Cassation Court tends to adopt an extensive interpretation of the direct impact criterion, including within the competence of the Tsap acts that, although not issued by authorities specifically responsible for water management, significantly affect the water regime. Conversely, the administrative court adopts a more restrictive approach, focusing on the immediate and concrete impact of acts on hydraulic works and the use of water resources, asserting its jurisdiction for matters of an organizational and procedural nature. The work also addresses the constitutional issues related to the allocation criterion based on the “matter,” given the absence of exclusive jurisdiction for the Tsap as required by Article 103 of the Constitution. The analysis highlights the complexity and uncertainty arising from the lack of clear parameters for defining the teleological element, which affects the predictability of judicial decisions and the principle of fair trial as enshrined in Article 111 of the Constitution. The research proposes a critical reflection on the need for legislative intervention to clarify the scope and boundaries of Tsap’s jurisdiction, with the aim of reducing the significant degree of discretion left to judicial practice and ensuring greater coherence and consistency within the legal system.
2024
La ricerca mostra come la giurisprudenza della Cassazione tenda ad adottare un’interpretazione estensiva del criterio della diretta incidenza, includendo nella competenza del Tsap atti che, sebbene non emessi da autorità strettamente preposte alla tutela delle acque, abbiano un impatto significativo sul regime idrico. Al contrario, il giudice amministrativo adotta un approccio più restrittivo, focalizzato sull’incidenza immediata e concreta degli atti sulle opere e sull’utilizzo delle risorse idriche, rivendicando la propria giurisdizione per questioni di natura organizzativa e procedurale. Il lavoro affronta anche le criticità costituzionali del criterio di riparto fondato sulla “materia”, in assenza di una giurisdizione esclusiva in capo al Tsap, come richiesto dall’art. 103 Cost. L’analisi evidenzia la complessità e l’incertezza derivanti dall’assenza di parametri chiari per definire l’elemento teleologico, con ripercussioni sulla prevedibilità delle decisioni giurisdizionali e sul rispetto del principio del giusto processo sancito dall’art. 111 Cost. La ricerca propone una riflessione critica sulla necessità di un intervento normativo che chiarisca la portata e i confini della giurisdizione del Tsap, al fine di ridurre l’elevato margine di discrezionalità lasciato alla prassi giurisprudenziale e garantire una maggiore coerenza e linearità del sistema giuridico
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