L'articolo 119 della Costituzione ha imposto una riforma degli assetti dei rapporti economico-finanziari intercorrenti tra lo Stato e gli enti territoriali. Il legislatore ha voluto dare attuazione alla disposizione costituzionale tramite le disposizioni della legge delega 5 maggio 2009, n. 42 ed i successivi decreti legislativi attuativi applicativi della normativa suddetta. Il quadro attuativo della delega legislativa non è stato completato, anche a causa di importanti mutamenti intervenuti nel quadro istituzionale e sociale della finanza degli enti di prossimità. Nonostante le difficoltà, si è potuto assistere alla genesi attuativa di uno degli elementi cardine dell'innovazione federalista, ossia i fabbisogni standard, l'individuazione delle capacità territoriali e, i conseguenti livelli essenziali delle prestazioni, ad oggi applicati solamente in ambito sanitario, i quali hanno assunto un ruolo cruciale come criterio di assegnazione delle risorse agli enti locali. La riforma dei criteri dell'assegnazione delle risorse agli enti di prossimità dovrà essere attuata, previo superamento del sistema di finanza derivata e del relativo criterio della spesa storica, tramite l'avvento del criterio del fabbisogno standard. Questo porterà all'attribuzione di una maggiore autonomia finanziaria agli enti decentrati, nel rispetto dei principi dell'agere amministrativo previsti dall'ordinamento nazionale e sovranazionale, e ad un aumento delle responsabilità politico-amministrative delle amministrazioni pubbliche in ambito economico-finanziario.

Federalismo fiscale: uno strumento di riorganizzazione della spesa pubblica

Gabriele Camponeschi
2021-01-01

Abstract

L'articolo 119 della Costituzione ha imposto una riforma degli assetti dei rapporti economico-finanziari intercorrenti tra lo Stato e gli enti territoriali. Il legislatore ha voluto dare attuazione alla disposizione costituzionale tramite le disposizioni della legge delega 5 maggio 2009, n. 42 ed i successivi decreti legislativi attuativi applicativi della normativa suddetta. Il quadro attuativo della delega legislativa non è stato completato, anche a causa di importanti mutamenti intervenuti nel quadro istituzionale e sociale della finanza degli enti di prossimità. Nonostante le difficoltà, si è potuto assistere alla genesi attuativa di uno degli elementi cardine dell'innovazione federalista, ossia i fabbisogni standard, l'individuazione delle capacità territoriali e, i conseguenti livelli essenziali delle prestazioni, ad oggi applicati solamente in ambito sanitario, i quali hanno assunto un ruolo cruciale come criterio di assegnazione delle risorse agli enti locali. La riforma dei criteri dell'assegnazione delle risorse agli enti di prossimità dovrà essere attuata, previo superamento del sistema di finanza derivata e del relativo criterio della spesa storica, tramite l'avvento del criterio del fabbisogno standard. Questo porterà all'attribuzione di una maggiore autonomia finanziaria agli enti decentrati, nel rispetto dei principi dell'agere amministrativo previsti dall'ordinamento nazionale e sovranazionale, e ad un aumento delle responsabilità politico-amministrative delle amministrazioni pubbliche in ambito economico-finanziario.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11575/141482
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact