Il contributo esamina le più recenti questioni che lo sviluppo del cyberspace ha posto in ordine al tema della sovranità. Difatti, nonostante le frequenti recriminazioni a proposito di un presunto annichilimento della sovranità degli Stati, ci si accorge di come Internet – così come tutte le altre reti di pubblico servizio – sia pienamente assoggettata all’autorità statale e alla sua legislazione che conserva immutato il crisma della legittimità e soddisfa interessi generali legati alla vita della comunità. D’altronde la legislazione tecnica degli operatori privati rimane espressione del nucleo di interessi di questi grandi poteri le cui azioni non raggiungono mai la dimensione propria del potere pubblico, con la garanzia dei diritti e della democrazia, e non eguagliano mai le capacità di intervento di questo. Pertanto, allo scopo di salvaguardare i diritti fondamentali del popolo della rete, occorre una nuova regolamentazione del cyberspaceche sia modellata secondo una proiezione tipicamente costituzionale. Per fare questo, tuttavia, oltre alla conformazione dello Stato come Stato costituzionale di diritto, è necessaria la definizione di un regime internazionale della rete che, attraverso la sottoscrizione di un Trattato per il Cyberspace, ricomponga le sovranità digitali degli Stati e limiti la conflittualità virtuale.

La sovranità digitale

Mangiameli
2023-01-01

Abstract

Il contributo esamina le più recenti questioni che lo sviluppo del cyberspace ha posto in ordine al tema della sovranità. Difatti, nonostante le frequenti recriminazioni a proposito di un presunto annichilimento della sovranità degli Stati, ci si accorge di come Internet – così come tutte le altre reti di pubblico servizio – sia pienamente assoggettata all’autorità statale e alla sua legislazione che conserva immutato il crisma della legittimità e soddisfa interessi generali legati alla vita della comunità. D’altronde la legislazione tecnica degli operatori privati rimane espressione del nucleo di interessi di questi grandi poteri le cui azioni non raggiungono mai la dimensione propria del potere pubblico, con la garanzia dei diritti e della democrazia, e non eguagliano mai le capacità di intervento di questo. Pertanto, allo scopo di salvaguardare i diritti fondamentali del popolo della rete, occorre una nuova regolamentazione del cyberspaceche sia modellata secondo una proiezione tipicamente costituzionale. Per fare questo, tuttavia, oltre alla conformazione dello Stato come Stato costituzionale di diritto, è necessaria la definizione di un regime internazionale della rete che, attraverso la sottoscrizione di un Trattato per il Cyberspace, ricomponga le sovranità digitali degli Stati e limiti la conflittualità virtuale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11575/140322
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