The understanding of the concept of beneficial owner, which has been included in the OECD Model since 1977 (but does not find a clear definition in it), as well as in Directive 2003/49/EC, is subject to ceaseless interpretive debate. Its proper interpretation is crucial, in fact, to prevent “treaty (or directive) shopping” on dividend, interest and royalty flows, without penalizing genuine situations. In such a framework, the aim of this paper is to investigate the application of the principles set out in domestic and international contexts for the purpose of identifying the beneficial owner (and the related concept of abuse of law) to cross-border investment structures of private equity funds, also in light of the recente Pillar II EU Directive and proposals for a Council Directive on Shell Companies.

La declinazione del concetto di “beneficiario effettivo”, presente dal 1977 nel Modello di Convenzione OCSE (ma che non trova in esso una definizione in positivo), nonché nella Direttiva 2003/49/CE, è oggetto di un incessante dibattito interpretativo. La sua corretta interpretazione è infatti cruciale per ovviare ai fenomeni di c.d. “treaty (o directive) shopping” sui flussi di dividendi, interessi e canoni, senza tuttavia penalizzare fattispecie genuine. In tale contesto, il presente lavoro si pone l’obiettivo di investigare l’applicazione dei princìpi enucleati in sede domestica e internazionale per l’individuazione del beneficial owner (e del correlato concetto di abuso del diritto) alle strutture di investimento cross-border dei fondi di private equity, anche alla luce della recente Direttiva Pillar II e della proposta di Direttiva cd. Shell Companies.

Il requisito del beneficiario effettivo nel contesto internazionale e domestico. Riflessi sulle strutture d’investimento del private equity

Lorenzo Aquaro
2023-01-01

Abstract

The understanding of the concept of beneficial owner, which has been included in the OECD Model since 1977 (but does not find a clear definition in it), as well as in Directive 2003/49/EC, is subject to ceaseless interpretive debate. Its proper interpretation is crucial, in fact, to prevent “treaty (or directive) shopping” on dividend, interest and royalty flows, without penalizing genuine situations. In such a framework, the aim of this paper is to investigate the application of the principles set out in domestic and international contexts for the purpose of identifying the beneficial owner (and the related concept of abuse of law) to cross-border investment structures of private equity funds, also in light of the recente Pillar II EU Directive and proposals for a Council Directive on Shell Companies.
2023
La declinazione del concetto di “beneficiario effettivo”, presente dal 1977 nel Modello di Convenzione OCSE (ma che non trova in esso una definizione in positivo), nonché nella Direttiva 2003/49/CE, è oggetto di un incessante dibattito interpretativo. La sua corretta interpretazione è infatti cruciale per ovviare ai fenomeni di c.d. “treaty (o directive) shopping” sui flussi di dividendi, interessi e canoni, senza tuttavia penalizzare fattispecie genuine. In tale contesto, il presente lavoro si pone l’obiettivo di investigare l’applicazione dei princìpi enucleati in sede domestica e internazionale per l’individuazione del beneficial owner (e del correlato concetto di abuso del diritto) alle strutture di investimento cross-border dei fondi di private equity, anche alla luce della recente Direttiva Pillar II e della proposta di Direttiva cd. Shell Companies.
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