L’Accademia Nazionale Virgiliana (Mantova) conserva la partitura autografa della cantata Manto, composta da Lucio Campiani (1822-1914) nel settembre 1865, dedicata all’Accademia stessa, ma donatale nel 1906. Nel 1865 ricorreva il sesto centenario della nascita di Dante Alighieri (1265-1321), che venne celebrato, come mai in passato, con solennità e ricchezza di iniziative. Anche la partitura di Campiani, di soggetto apparentemente non dantesco, era legata a quella ricorrenza e ai sentori storico patriottici del periodo. «Eseguita al Teatro Andreani di Mantova l’ottobre 1865 allo scopo di contribuire all’erezione di un monumento a Dante, Virgilio e Sordello», la cantata costituiva per Campiani e per la città una sorta di secondo atto dantesco. Mentre la penisola italiana era tutta un fiorire di commemorazioni in onore del poeta, celebrato quale padre della lingua italiana, ma soprattutto quale «profeta dell’Italia presente, fondatore dell’unità nazionale», anche la patria di Virgilio non volle far mancare la propria voce, legando a Dante la celebrazione dei propri padri fondatori.

Musiche per Dante e Virgilio, ‘padri della patria’

Besutti p.
2021-01-01

Abstract

L’Accademia Nazionale Virgiliana (Mantova) conserva la partitura autografa della cantata Manto, composta da Lucio Campiani (1822-1914) nel settembre 1865, dedicata all’Accademia stessa, ma donatale nel 1906. Nel 1865 ricorreva il sesto centenario della nascita di Dante Alighieri (1265-1321), che venne celebrato, come mai in passato, con solennità e ricchezza di iniziative. Anche la partitura di Campiani, di soggetto apparentemente non dantesco, era legata a quella ricorrenza e ai sentori storico patriottici del periodo. «Eseguita al Teatro Andreani di Mantova l’ottobre 1865 allo scopo di contribuire all’erezione di un monumento a Dante, Virgilio e Sordello», la cantata costituiva per Campiani e per la città una sorta di secondo atto dantesco. Mentre la penisola italiana era tutta un fiorire di commemorazioni in onore del poeta, celebrato quale padre della lingua italiana, ma soprattutto quale «profeta dell’Italia presente, fondatore dell’unità nazionale», anche la patria di Virgilio non volle far mancare la propria voce, legando a Dante la celebrazione dei propri padri fondatori.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11575/135360
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