Il mondo dello spettacolo e la “disuguaglianza di transgenere”

Gli argomenti sociali e politici, inclusi quelli internazionali, sono affrontati nel Festival di Sanremo, contribuendo così alla costruzione o all'emergenza sociale di un tema. Nella sua evoluzione storica, rappresenta uno specchio della società italiana. La letteratura di riferimento sostiene che il discorso transgender porta con sé molte domande sulla formazione di tutte le identità di genere e, in particolare, sulla misura in cui possiamo modellare e rimodellare le identità individuali e collettive. Partendo da un'analisi della comunicazione generata attorno alla presenza di Drusilla Foer al settantaduesimo (2022) Festival di Sanremo, abbiamo cercato di indagare sulla visibilità e sulle carriere delle persone transgender nel settore dell'intrattenimento. Abbiamo così evidenziato come gli uomini, che usano, esprimono, manifestano e pubblicizzano aspetti di sé, in riferimento al genere, culturalmente attribuibili al sesso opposto, siano quasi esclusivamente messi in primo piano e premiati rispetto alle donne. Le donne, invece, almeno nel mondo dello spettacolo, che diventano, attraverso la superficie degli abiti o del corpo (e la stessa produzione di ormoni stimolata chimicamente), uomini, sono - con poche eccezioni - inesistenti o invisibili: se l'ineguaglianza si verifica quando una gamma di risorse e opportunità nella società viene distribuita in modo diseguale, ostacolando così l'uguaglianza, si può allora parlare di una vera e propria "disuguaglianza trans-genere".