Il presente saggio si propone di affrontare il tema del valore da attribuire alla porzione “ND”, relativa alla “non discriminatorietà”, in seno all’obbligo del titolare di un brevetto essenziale di concedere licenza secondo termini FRAND. Nonostante, invero, la letteratura sul tema sia vasta, tale aspetto ha ricevuto scarsa attenzione ed è stato spesso analizzato come corollario del più ampio concetto di canone di licenza giusto (fair) e ragionevole (reasonable). In particolare, il saggio tenterà di estrapolare qualche utile spunto interpretativo dalla più recente giurisprudenza europea in materia di condotte discriminatorie ex art. 102, lett. c) TFUE, in cui la Corte di Giustizia ha meglio delineato il concetto di svantaggio competitivo cui deve essere assoggettata la controparte contrattuale dell’impresa dominante, come conseguenza diretta della condotta abusiva.

This contribution is aimed at exploring what is the right role the “ND” portion within the FRAND commitment should play when determining if a certain license is indeed not FRAND. The literature on the subject is indeed broad, but this aspect has largely been downplayed, mostly relegated to the role of a nuance of the overall test aimed at determining when the royalty level can be said to be fair and reasonable. A valuable help to this purpose will be found in the recent EU jurisprudence on discriminatory conduct pursuant to art. 102, lett. c) TFEU where the Court has recently shed some lights on the concept of competitive disadvantage as direct consequence of the discrimination.

The “Non-discrimination” portion of the FRAND obligation: an EU perspective La porzione “n-d” dell’impegno FRAND: una chiave di lettura europea

Emanuela Arezzo
2021-01-01

Abstract

This contribution is aimed at exploring what is the right role the “ND” portion within the FRAND commitment should play when determining if a certain license is indeed not FRAND. The literature on the subject is indeed broad, but this aspect has largely been downplayed, mostly relegated to the role of a nuance of the overall test aimed at determining when the royalty level can be said to be fair and reasonable. A valuable help to this purpose will be found in the recent EU jurisprudence on discriminatory conduct pursuant to art. 102, lett. c) TFEU where the Court has recently shed some lights on the concept of competitive disadvantage as direct consequence of the discrimination.
2021
Il presente saggio si propone di affrontare il tema del valore da attribuire alla porzione “ND”, relativa alla “non discriminatorietà”, in seno all’obbligo del titolare di un brevetto essenziale di concedere licenza secondo termini FRAND. Nonostante, invero, la letteratura sul tema sia vasta, tale aspetto ha ricevuto scarsa attenzione ed è stato spesso analizzato come corollario del più ampio concetto di canone di licenza giusto (fair) e ragionevole (reasonable). In particolare, il saggio tenterà di estrapolare qualche utile spunto interpretativo dalla più recente giurisprudenza europea in materia di condotte discriminatorie ex art. 102, lett. c) TFUE, in cui la Corte di Giustizia ha meglio delineato il concetto di svantaggio competitivo cui deve essere assoggettata la controparte contrattuale dell’impresa dominante, come conseguenza diretta della condotta abusiva.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11575/120125
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