Nelle prime pagine del volume, sintetiche ma molto efficaci, Alessandro Cassarino compendia le linee direttive dell’indagine scientifica (VII-X) che prende le mosse dal titolo del Digesto sull’actio tributoria (D. 14.4), ovvero la chiamata alla distribuzione tra creditori, in posizione di par condicio, delle merces peculiares di un servus (o filius) che abbia gestito una negotiatio sciente domino (aut patre). Nel vocare in tributum confluiscono le ipotesi della chiamata d’imperio del magistrato adito dai creditori per ottenere la distribuzione della merx peculiaris e quella rivolta dai creditori stessi al titolare della negotiatio per il soddisfacimento delle proprie pretese. Vocare in tributum come atto fisiologico della distribuzione, da distinguere dall’actio tributoria che è invece l’aspetto patologico. L’autore illustra per punti tematici la scansione del volume pubblicato nella collana del Dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa, quadripartito e strutturato equilibratamente in paragrafi: Vocare in tributum – genesi e regime giuridico (1-46) –; la merx peculiaris e la sua tributio nelle fonti giurisprudenziali (47-99); le risultanze provenienti dalle fonti giustinianee (101-139); l’importanza delle scritture contabili del negotiator ai fini di una corretta tributio (141-192). Il testo di Cassarino esalta la prospettiva specialistica e si indirizza decisamente a un pubblico di addetti ai lavori, costituendo un testo di riferimento in materia specifica. L’equilibrio tra gli argomenti e l’articolazione formale sono tra i caratteri salienti dell’elaborato. Ricco l’apparato di note, ben strutturati l’indice delle fonti (193-198) e la bibliografia (199-210). Inevitabili i rimandi degli argomenti tra le quattro parti in cui è strutturato il saggio.
Recensione Alessandro Cassarino, Il vocare in tributum nelle fonti classiche e bizantine.
Luigi Sandirocco
2019-01-01
Abstract
Nelle prime pagine del volume, sintetiche ma molto efficaci, Alessandro Cassarino compendia le linee direttive dell’indagine scientifica (VII-X) che prende le mosse dal titolo del Digesto sull’actio tributoria (D. 14.4), ovvero la chiamata alla distribuzione tra creditori, in posizione di par condicio, delle merces peculiares di un servus (o filius) che abbia gestito una negotiatio sciente domino (aut patre). Nel vocare in tributum confluiscono le ipotesi della chiamata d’imperio del magistrato adito dai creditori per ottenere la distribuzione della merx peculiaris e quella rivolta dai creditori stessi al titolare della negotiatio per il soddisfacimento delle proprie pretese. Vocare in tributum come atto fisiologico della distribuzione, da distinguere dall’actio tributoria che è invece l’aspetto patologico. L’autore illustra per punti tematici la scansione del volume pubblicato nella collana del Dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa, quadripartito e strutturato equilibratamente in paragrafi: Vocare in tributum – genesi e regime giuridico (1-46) –; la merx peculiaris e la sua tributio nelle fonti giurisprudenziali (47-99); le risultanze provenienti dalle fonti giustinianee (101-139); l’importanza delle scritture contabili del negotiator ai fini di una corretta tributio (141-192). Il testo di Cassarino esalta la prospettiva specialistica e si indirizza decisamente a un pubblico di addetti ai lavori, costituendo un testo di riferimento in materia specifica. L’equilibrio tra gli argomenti e l’articolazione formale sono tra i caratteri salienti dell’elaborato. Ricco l’apparato di note, ben strutturati l’indice delle fonti (193-198) e la bibliografia (199-210). Inevitabili i rimandi degli argomenti tra le quattro parti in cui è strutturato il saggio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.