ll lavoro prende le mosse da una definizione di carattere generale di indigenza, ispirata dalle più antiche radici della cultura europea, per occuparsi, successivamente, di uno specifico aspetto della povertà che va sotto il nome di digital divide. Si potrebbe pensare che il divario digitale non rappresenti la dimensione più drammatica e dolorosa dell’essere poveri, perché non impedendo alle persone di (soprav)vivere, non potrebbe essere paragonato alla mancanza di pane o di acqua. Eppure, sotto molti e importanti punti di vista, la diseguaglianza nell'accesso alle nuove tecnologie - la carenza di mezzi, di connessioni e di informazioni - incide in maniera drammatica sulla vita dei cittadini, impedendo loro di godere pienamente dei diritti fondamentali - come, ad esempio, il diritto alla salute o il diritto al lavoro – e di partecipare attivamente alla vita democratica del proprio Paese.
Digital divide e povertà
Guido Saraceni
2019-01-01
Abstract
ll lavoro prende le mosse da una definizione di carattere generale di indigenza, ispirata dalle più antiche radici della cultura europea, per occuparsi, successivamente, di uno specifico aspetto della povertà che va sotto il nome di digital divide. Si potrebbe pensare che il divario digitale non rappresenti la dimensione più drammatica e dolorosa dell’essere poveri, perché non impedendo alle persone di (soprav)vivere, non potrebbe essere paragonato alla mancanza di pane o di acqua. Eppure, sotto molti e importanti punti di vista, la diseguaglianza nell'accesso alle nuove tecnologie - la carenza di mezzi, di connessioni e di informazioni - incide in maniera drammatica sulla vita dei cittadini, impedendo loro di godere pienamente dei diritti fondamentali - come, ad esempio, il diritto alla salute o il diritto al lavoro – e di partecipare attivamente alla vita democratica del proprio Paese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.