Questo lavoro presenta un quadro di sintesi sui tratti salienti della proposta della Commissione sul percorso di riforma della PAC. Abbiamo analizzato in dettaglio i punti chiave della proposta, alla luce anche dei cambiamenti di scenario in atto a livello economico ed istituzionale. L'implementazione della strategia "Europa 2020" da un lato, e la crisi economica globale degli ultimi anni dall'altro, hanno messo in discussione la composizione del bilancio comunitario. Allo stesso tempo, la competitività del settore agricolo è compromessa dalla forte volatilità dei prezzi sui mercati, che sembrano diventare una problematica strutturale per il futuro. Questi aspetti dovrebbero condizionare fortemente il processo di riforma della PAC, esacerbando la polarizzazione delle posizioni tra chi vede per il futuro una riforma "conservativa", e chi auspica una riforma "radicale". Oggi si è all'inizio di un percorso lungo, il quale verosimilmente sarà più complesso rispetto al passato, considerando anche i problemi di definizione del budget complessivo dell'Unione Europea; probabilmente, l'approvazione della riforma non ci sarà entro i tempi prefissati. Ad ogni modo, l'indicazione che emerge dalla prima proposta della Commissione sembra tracciare una impostazione della futura PAC abbastanza conservativa e in linea con l'evoluzione degli ultimi decenni. Il rischio evidente è quello di relegare la PAC a politica ambientale piuttosto che ad essere una politica economica destinata al sostegno degli agricoltori e capace di fronteggiare le nuove sfide globali.
PAC post 2013. Alla ricerca di un trade off tra funzione economica e funzione ambientale
DI PASQUALE, JORGELINA;
2012-01-01
Abstract
Questo lavoro presenta un quadro di sintesi sui tratti salienti della proposta della Commissione sul percorso di riforma della PAC. Abbiamo analizzato in dettaglio i punti chiave della proposta, alla luce anche dei cambiamenti di scenario in atto a livello economico ed istituzionale. L'implementazione della strategia "Europa 2020" da un lato, e la crisi economica globale degli ultimi anni dall'altro, hanno messo in discussione la composizione del bilancio comunitario. Allo stesso tempo, la competitività del settore agricolo è compromessa dalla forte volatilità dei prezzi sui mercati, che sembrano diventare una problematica strutturale per il futuro. Questi aspetti dovrebbero condizionare fortemente il processo di riforma della PAC, esacerbando la polarizzazione delle posizioni tra chi vede per il futuro una riforma "conservativa", e chi auspica una riforma "radicale". Oggi si è all'inizio di un percorso lungo, il quale verosimilmente sarà più complesso rispetto al passato, considerando anche i problemi di definizione del budget complessivo dell'Unione Europea; probabilmente, l'approvazione della riforma non ci sarà entro i tempi prefissati. Ad ogni modo, l'indicazione che emerge dalla prima proposta della Commissione sembra tracciare una impostazione della futura PAC abbastanza conservativa e in linea con l'evoluzione degli ultimi decenni. Il rischio evidente è quello di relegare la PAC a politica ambientale piuttosto che ad essere una politica economica destinata al sostegno degli agricoltori e capace di fronteggiare le nuove sfide globali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.