Rappresentanza politica e forma di governo parlamentare

L’Autore considera l’essenza dei regimi politici rappresentativi di instaurare essi una forma di rappresentanza concorrente e duplice, riferita tanto al corpo politico nella sua unita, quanto alla collettività sociale vista nella sua composizione plurima e molteplice. Considera che tratto proprio delle rivoluzioni liberali europee è consistito nell'imputazione del compito della rappresentanza dell’unità al corpo collegiale storicamente portatore degli interessi delle diverse componenti nazionali, e che, di conseguenza, le parti del Paese rappresentante in parlamento hanno dovuto assumere una forma – politica – corrispondente, adeguata al compito, di cui si sono trovate onerate, di governare il paese per il tramite dei loro rappresentanti. Considera il carattere ambivalente del mandato di partito politico, ed il carattere ad esso coessenziale della libertà da istruzioni vincolanti, pur se mandato contraddistinto dalla necessaria e fisiologica osservanza della disciplina di partito.