Lo scritto muove da alcune suggestioni offerte dall’opera La vita della mente di Hannah Arendt, in cui l’autrice, indagando “che cosa ci fa pensare”, e riprendendo il tema del rapporto tra pensare e agire, si concentra, all’interno dell’esame sulle attività della mente in un mondo di apparenze, sulla forma simbolica della metafora, che viene a configurarsi come “ponte” gettato sull’abisso tra le attività invisibili della mente e il mondo dell’apparenza. Attraverso la rielaborazione del patrimonio filosofico del pensiero greco ed il confronto con i maggiori filosofi del pensiero occidentale, il rapporto tra pensiero e azione comunicativa configura la condizione umana all’interno di relazioni entro cui l’uomo conosce, agisce e decide, incontrando gli altri in una creazione comune di orizzonti di vita. In particolare, attraverso l’operare metaforico il pensiero può pensare la realtà: in questo senso l’agire metaforico non è solo “ponte” tra il mondo dell’apparire e quello dell’essere, ma è struttura di concepibilità creativa e riconfigurativa della vita comune. In questo senso, rivela in se stesso un valore eminentemente metamorfico dell’agire politico.
"Operare metaforico, cooperare metamorfico. Da una rilettura di H. Arendt"
RICCI, FIAMMETTA
2018-01-01
Abstract
Lo scritto muove da alcune suggestioni offerte dall’opera La vita della mente di Hannah Arendt, in cui l’autrice, indagando “che cosa ci fa pensare”, e riprendendo il tema del rapporto tra pensare e agire, si concentra, all’interno dell’esame sulle attività della mente in un mondo di apparenze, sulla forma simbolica della metafora, che viene a configurarsi come “ponte” gettato sull’abisso tra le attività invisibili della mente e il mondo dell’apparenza. Attraverso la rielaborazione del patrimonio filosofico del pensiero greco ed il confronto con i maggiori filosofi del pensiero occidentale, il rapporto tra pensiero e azione comunicativa configura la condizione umana all’interno di relazioni entro cui l’uomo conosce, agisce e decide, incontrando gli altri in una creazione comune di orizzonti di vita. In particolare, attraverso l’operare metaforico il pensiero può pensare la realtà: in questo senso l’agire metaforico non è solo “ponte” tra il mondo dell’apparire e quello dell’essere, ma è struttura di concepibilità creativa e riconfigurativa della vita comune. In questo senso, rivela in se stesso un valore eminentemente metamorfico dell’agire politico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.