Il “premio di maggioranza” e gli snodi elettorali della storia d’Italia: traiettorie politiche ed istituzionali

In questo saggio si analizzano gli snodi della storia elettorale italiana ed in particolare quelli che si riferiscono alle introduzioni (riuscite o meno) del premio di maggioranza. L’introduzione della proporzionale nel primo dopoguerra pose fine alla lunga stagione del maggioritario (a due turni) dell’età liberale. Il premio di maggioranza, previsto dalla Legge Acerbo del 1923, indusse i partiti antifascisti, dopo la Liberazione, ad escludere correttivi in senso maggioritario. Il delicato rapporto tra rappresentanza e governabilità si sarebbe ripresentato nel corso della I Legislatura repubblicana con il fallito tentativo della cosiddetta “Legge truffa” (n.148/1953). La crisi del sistema politico e partitico agli inizi degli anni novanta innescò un cambiamento in senso neo-presidenziale delle legislazione elettorale, con l’approvazione della legge n. 81/1993. Tale mutamento non venne abbandonato neanche con la successiva legge 270/2005 che ripristinava il sistema proporzionale con premio di maggioranza.