Il presente contributo intende affrontare una questione particolarmente complessa e delicata: se la diversità linguistica e culturale è diffusamente percepita (almeno in Occidente e almeno nelle dichiarazioni di principio) come patrimonio e bene comune analogamente alla biodiversità, e quindi le comunità di minoranza linguistica possono essere giuridicamente tutelate (in Italia da uno dei principi fondamentali della Costituzione) e sostenute anche economicamente (legge nazionale 482/99 e leggi regionali), in che senso ed entro quali limiti si può affermare la nozione di "area linguistico-culturale protetta"? Come si protegge un bene culturale immateriale qual è la lingua, che vive solo nell'interazione sociale e in un territorio che non è solo fisico ma anche virtuale (reti sociali di comunicazione)? Come trasformare questa protezione o tutela giuridica in un volano di sviluppo locale? In che modo si può armonizzare la diversità linguistico-culturale con la dimensione ecologica? In che modo e con quali rischi si può fare turismo culturale in queste aree? Come si coniugano autenticità, tradizione, contemporaneità, folklore ed economia? A queste questioni si cercherà di dare qualche risposta anche attraverso l'illustrazione di casi di studio tratti dai contesti culturali italiano e francese.
Le aree linguistico-naturali protette. Un’indagine conoscitiva per la promozione turistica dei territori
AGRESTI, GIOVANNI;CARDINALE, Bernardo
2018-01-01
Abstract
Il presente contributo intende affrontare una questione particolarmente complessa e delicata: se la diversità linguistica e culturale è diffusamente percepita (almeno in Occidente e almeno nelle dichiarazioni di principio) come patrimonio e bene comune analogamente alla biodiversità, e quindi le comunità di minoranza linguistica possono essere giuridicamente tutelate (in Italia da uno dei principi fondamentali della Costituzione) e sostenute anche economicamente (legge nazionale 482/99 e leggi regionali), in che senso ed entro quali limiti si può affermare la nozione di "area linguistico-culturale protetta"? Come si protegge un bene culturale immateriale qual è la lingua, che vive solo nell'interazione sociale e in un territorio che non è solo fisico ma anche virtuale (reti sociali di comunicazione)? Come trasformare questa protezione o tutela giuridica in un volano di sviluppo locale? In che modo si può armonizzare la diversità linguistico-culturale con la dimensione ecologica? In che modo e con quali rischi si può fare turismo culturale in queste aree? Come si coniugano autenticità, tradizione, contemporaneità, folklore ed economia? A queste questioni si cercherà di dare qualche risposta anche attraverso l'illustrazione di casi di studio tratti dai contesti culturali italiano e francese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.