La necessità di adottare principi guida comuni in materia di intersection tra concorrenza e proprietà intellettuale nell’ambito delle pratiche unilaterali diviene sempre più urgente, in ragione non solo del numero sempre crescente di comportamenti abusivi aventi ad oggetto l’utilizzo dei DPI, ma anche in considerazione della recente emersione di nuove tipologie di condotte, le quali pongono problematiche sempre più complesse da analizzare. Tra le nuove pratiche, il presente lavoro si concentrerà sulle condotte cosiddette di “brevettazione strategica”, perseguite dalle imprese dominanti al fine di mantenere i concorrenti fuori dal mercato. Tali condotte sono divenute estremamente frequenti nel settore farmaceutico, e la loro valutazione da parte delle autorità di concorrenza è particolarmente complessa: da un lato, infatti, riguardano comportamenti consentiti dalla legislazione brevettuale, perciò perfettamente leciti alla luce di questa branca del diritto; dall’altro lato, non implicano l’(ab)uso – presunto o effettivo – dei DPI, riferendosi tipicamente alla fase preliminare della brevettazione (i.e., i comportamenti volti ad ottenere la protezione).
Sulla valenza anticompetitiva della brevettazione a scopi strategici, seguita da non-uso del brevetto
AREZZO, Emanuela
2017-01-01
Abstract
La necessità di adottare principi guida comuni in materia di intersection tra concorrenza e proprietà intellettuale nell’ambito delle pratiche unilaterali diviene sempre più urgente, in ragione non solo del numero sempre crescente di comportamenti abusivi aventi ad oggetto l’utilizzo dei DPI, ma anche in considerazione della recente emersione di nuove tipologie di condotte, le quali pongono problematiche sempre più complesse da analizzare. Tra le nuove pratiche, il presente lavoro si concentrerà sulle condotte cosiddette di “brevettazione strategica”, perseguite dalle imprese dominanti al fine di mantenere i concorrenti fuori dal mercato. Tali condotte sono divenute estremamente frequenti nel settore farmaceutico, e la loro valutazione da parte delle autorità di concorrenza è particolarmente complessa: da un lato, infatti, riguardano comportamenti consentiti dalla legislazione brevettuale, perciò perfettamente leciti alla luce di questa branca del diritto; dall’altro lato, non implicano l’(ab)uso – presunto o effettivo – dei DPI, riferendosi tipicamente alla fase preliminare della brevettazione (i.e., i comportamenti volti ad ottenere la protezione).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.