Una vetusta tradizione di pensiero considera il corpo umano alla stregua di una macchina, una mera res extensa, un oggetto da manipolare per renderlo il più possibile bello e performante; una diversa ed altrettanto antica scuola di pensiero interpreta invece il corpo umano alla stregua di un "campo di forze", un "luogo di interscambio simbolico" che possiede un elevato valore cosmologico e sociale. Partendo da simili considerazioni, il saggio intende indagare il valore "relazionale" del corpo umano, supponendo che debba esistere anche una filosofia giustizia "del" e "per" il corpo.

La bellezza infelice. Il corpo umano nella postmodernità

SARACENI, GUIDO
2016-01-01

Abstract

Una vetusta tradizione di pensiero considera il corpo umano alla stregua di una macchina, una mera res extensa, un oggetto da manipolare per renderlo il più possibile bello e performante; una diversa ed altrettanto antica scuola di pensiero interpreta invece il corpo umano alla stregua di un "campo di forze", un "luogo di interscambio simbolico" che possiede un elevato valore cosmologico e sociale. Partendo da simili considerazioni, il saggio intende indagare il valore "relazionale" del corpo umano, supponendo che debba esistere anche una filosofia giustizia "del" e "per" il corpo.
2016
978-84-9086-396-1
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