Il contributo del presente saggio si inserisce all’interno della pubblicazione curata dalla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Teramo in occasione della terza conferenza di Facoltà dal titolo “Il lavoro tra flessibilità e tutele”. La riflessione che si propone si colloca nel contesto più ampio delle analisi sul futuro e sul rilancio del lavoro pubblico ed ha come oggetto la partecipazione e la democrazia nel lavoro del pubblico impiego. Un tema che necessita di un bilancio per le vicende che nell’ultimo decennio hanno impattato sulle relazioni sindacali e sul lavoro pubblico in Italia e che è denso di valutazioni politiche dove prevalgono toni pessimisti e sconsolati e con un quadro nel quale il lavoro pubblico è stato messo sul banco degli imputati e viene presentato solo come un costo da tagliare (contratti inclusi). Il contributo di questo saggio vuole far riflettere sugli esiti di un possibile snellimento di procedure e di norme in direzione di una maggiore semplificazione, di una sperata valorizzazione di comportamenti virtuosi, di un’oculata attenzione verso il benessere organizzativo e di una maggiore sensibilità verso i risultati materiali. Uno slancio riformatore che sia in grado di innovare, di riportare al centro dell’impegno – anche degli attori sindacali – la qualità della vita pubblica per ridare centralità ai bisogni dei cittadini, come condizione per valorizzare le funzioni e gli spazi del pubblico.

PARTECIPAZIONE E DEMOCRAZIA: IL CASO DEL LAVORO NEL PUBBLICO IMPIEGO, IN ENRICO DEL COLLE (A CURA DI), IL LAVORO TRA FLESSIBILITÀ E TUTELE, EDITORIALE SCIENTIFICA

BRAGA, ADOLFO
2014-01-01

Abstract

Il contributo del presente saggio si inserisce all’interno della pubblicazione curata dalla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Teramo in occasione della terza conferenza di Facoltà dal titolo “Il lavoro tra flessibilità e tutele”. La riflessione che si propone si colloca nel contesto più ampio delle analisi sul futuro e sul rilancio del lavoro pubblico ed ha come oggetto la partecipazione e la democrazia nel lavoro del pubblico impiego. Un tema che necessita di un bilancio per le vicende che nell’ultimo decennio hanno impattato sulle relazioni sindacali e sul lavoro pubblico in Italia e che è denso di valutazioni politiche dove prevalgono toni pessimisti e sconsolati e con un quadro nel quale il lavoro pubblico è stato messo sul banco degli imputati e viene presentato solo come un costo da tagliare (contratti inclusi). Il contributo di questo saggio vuole far riflettere sugli esiti di un possibile snellimento di procedure e di norme in direzione di una maggiore semplificazione, di una sperata valorizzazione di comportamenti virtuosi, di un’oculata attenzione verso il benessere organizzativo e di una maggiore sensibilità verso i risultati materiali. Uno slancio riformatore che sia in grado di innovare, di riportare al centro dell’impegno – anche degli attori sindacali – la qualità della vita pubblica per ridare centralità ai bisogni dei cittadini, come condizione per valorizzare le funzioni e gli spazi del pubblico.
2014
978-88-6342-726-4
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