Il Nobel per la letteratura era particolarmente caro al padre fondatore, autore della tragedia Nemesis, che aveva suggerito come criterio nell’attribuzione del Premio la significatività della prosa o della poesia in una “ideal direction”. Alfred Bernhard Nobel voleva espressamente che fosse premiato l’impegno ideale, sociale e civile profuso dall’autore, come contributo al miglioramento della convivenza umana. In questo senso, Nobel si dimostra fermamente convinto di come la scrittura possa essere, prima ancora che frutto di elaborazione artistico-creativa, essenzialmente un atto politico. In questa particolare chiave interpretativa, il presente lavoro analizza l’opera dei sei italiani insigniti con il prestigioso riconoscimento: Giosuè Carducci, Grazia Deledda, Luigi Pirandello, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale, Dario Fo.
I poeti e i politici. Aspetti sociali e civili nei Nobel italiani per la letteratura
MASTRANGELO, LUIGI
2016-01-01
Abstract
Il Nobel per la letteratura era particolarmente caro al padre fondatore, autore della tragedia Nemesis, che aveva suggerito come criterio nell’attribuzione del Premio la significatività della prosa o della poesia in una “ideal direction”. Alfred Bernhard Nobel voleva espressamente che fosse premiato l’impegno ideale, sociale e civile profuso dall’autore, come contributo al miglioramento della convivenza umana. In questo senso, Nobel si dimostra fermamente convinto di come la scrittura possa essere, prima ancora che frutto di elaborazione artistico-creativa, essenzialmente un atto politico. In questa particolare chiave interpretativa, il presente lavoro analizza l’opera dei sei italiani insigniti con il prestigioso riconoscimento: Giosuè Carducci, Grazia Deledda, Luigi Pirandello, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale, Dario Fo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.