Il libro ripercorre le fasi salienti della riflessione filosofica dello scrittore fiorentino, che afferma lʼesistenza di un fine proprio dellʼuomo e la piena dignità dello Stato e della sua assoluta capacità di assicurare al genere umano il raggiungimento della felicità terrena.Nellʼaver spostato lʼattenzione sul male, non come si è originato, ma come si manifesta nella società attuale, e lʼaver affidato alla politica, non alla religione, il compito di risolvere il problema della convivenza pacifica degli uomini e dei popoli consiste il senso profondo del pensiero di Dante. Lʼidea che la beatitudine è tanto più vicina e realizzabile quanto più è legata alla presenza di un potere politico capace di garantire quei presupposti necessari per il suo raggiungimento pone le premesse per il primato della politica e anticipa alcuni temi cruciali della riflessione teorica successiva. Se con Dante ancora non è lo Stato che si contrappone alla Chiesa, è già però lo Stato che sʼafferma indipendentemente dalla Chiesa. In questo senso, e non in quanto antesignano o precorritore, come spesso si è voluto, di concetti o teorie che solo nel tempo avrebbero assunto quel contenuto e quella valenza che noi oggi ad essi attribuiamo, egli può essere visto come una delle prime espressioni del mondo moderno e la sua Monarchia il primo grande testo del pensiero politico italiano moderno.[...]
Dante politico. La felicità terrena secondo il pontefice, il filosofo, l'imperatore
CARLETTI, Gabriele
2006-01-01
Abstract
Il libro ripercorre le fasi salienti della riflessione filosofica dello scrittore fiorentino, che afferma lʼesistenza di un fine proprio dellʼuomo e la piena dignità dello Stato e della sua assoluta capacità di assicurare al genere umano il raggiungimento della felicità terrena.Nellʼaver spostato lʼattenzione sul male, non come si è originato, ma come si manifesta nella società attuale, e lʼaver affidato alla politica, non alla religione, il compito di risolvere il problema della convivenza pacifica degli uomini e dei popoli consiste il senso profondo del pensiero di Dante. Lʼidea che la beatitudine è tanto più vicina e realizzabile quanto più è legata alla presenza di un potere politico capace di garantire quei presupposti necessari per il suo raggiungimento pone le premesse per il primato della politica e anticipa alcuni temi cruciali della riflessione teorica successiva. Se con Dante ancora non è lo Stato che si contrappone alla Chiesa, è già però lo Stato che sʼafferma indipendentemente dalla Chiesa. In questo senso, e non in quanto antesignano o precorritore, come spesso si è voluto, di concetti o teorie che solo nel tempo avrebbero assunto quel contenuto e quella valenza che noi oggi ad essi attribuiamo, egli può essere visto come una delle prime espressioni del mondo moderno e la sua Monarchia il primo grande testo del pensiero politico italiano moderno.[...]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.