L'ambito di applicazione oggettivo della penalità di mora nell'ottemperanza

Il contributo analizza la questione dell’applicabilità della penalità di mora, di cui all’art. 114, comma 4, lett. e), c.p.a., nel giudizio di ottemperanza anche nei casi in cui si tratti di dare attuazione a sentenze o ad altri provvedimenti esecutivi a contenuto pecuniario e non solo ad obblighi di fare infungibile e di non fare. Il problema è sorto in considerazione dei limiti che l’istituto incontra nel processo civile, in virtù dell’art. 614-bis c.p.c., il quale contempla solo le prestazioni infungibili ed anche a seguito della disciplina posta dal Codice del processo amministrativo. Infatti, l’art. 114, comma 4, lett. e), c.p.a., stabilisce tra i presupposti necessari per l’applicazione della misura, oltre all’inerzia dell’amministrazione in ordine all’esecuzione della sentenza, la non manifesta iniquità della stessa e l’assenza di ragioni ostative. Nella definizione della questione, dunque, ha assunto particolare rilievo la natura risarcitoria, indennitaria o sanzionatoria della misura che è stata oggetto di approfondita indagine.