L’argomento trattato concerne la delicata questione del diritto di difesa delle parti nel giudizio canonico di nullità matrimoniale, con particolare riferimento alla parte statica del processo. Si tratta del diritto ad un idoneo e quanto più efficace contraddittorio che impone l’efficiente protezione dello ius defensionis, non solo in quanto diritto fondamentale del fedele ma, anche quale irrinunciabile strumento attraverso il quale questi realizza la sua stessa salvezza. Nelle cause matrimoniali il diritto di difesa costituisce, infatti, l’asse portante attraverso il quale ruota l’intera giustizia, un indispensabile strumento sotteso a far rifulgere l’autentica verità, fulcro centrale e principale baluardo del processo nullitatis. Perciò, non potendo subire compressioni o soprusi di alcun genere, lo ius defensionis non va percepito come mera facoltà ad avere un difensore ma come garanzia, più completa ed autentica, a che siano concessi mezzi processuali adeguati al fine di agire e resistere in giudizio. Il lavoro, dopo aver analizzato il fondamento del diritto de quo agitur e la sua evoluzione normativa, esamina la questione sotto il profilo della titolarità dell’azione processuale affrontando le problematiche connesse, sia alla legittimazione dei coniugi ad introdurre l’azione, sia all’impugnazione del vincolo da parte del promotore di giustizia, nonché, all’intervento del terzo nei casi indicati dalla legge. Particolare attenzione è stata riservata alle modalità di esercizio dello ius postulandi al fine di verificare se la normativa canonica attribuisca ai titolari del connubio idonei strumenti processuali per una tutela integrale e concreta del diritto di difesa.[...]
IL DIRITTO DI DIFESA NEL GIUDIZIO CANONICO DI NULLITA' MATRIMONIALE. LA PARTE STATICA DEL PROCESSO. Collana della Facoltà di Giurisprudenza 25. Università degli Studi di Teramo
DI IORIO, Tiziana
2012-01-01
Abstract
L’argomento trattato concerne la delicata questione del diritto di difesa delle parti nel giudizio canonico di nullità matrimoniale, con particolare riferimento alla parte statica del processo. Si tratta del diritto ad un idoneo e quanto più efficace contraddittorio che impone l’efficiente protezione dello ius defensionis, non solo in quanto diritto fondamentale del fedele ma, anche quale irrinunciabile strumento attraverso il quale questi realizza la sua stessa salvezza. Nelle cause matrimoniali il diritto di difesa costituisce, infatti, l’asse portante attraverso il quale ruota l’intera giustizia, un indispensabile strumento sotteso a far rifulgere l’autentica verità, fulcro centrale e principale baluardo del processo nullitatis. Perciò, non potendo subire compressioni o soprusi di alcun genere, lo ius defensionis non va percepito come mera facoltà ad avere un difensore ma come garanzia, più completa ed autentica, a che siano concessi mezzi processuali adeguati al fine di agire e resistere in giudizio. Il lavoro, dopo aver analizzato il fondamento del diritto de quo agitur e la sua evoluzione normativa, esamina la questione sotto il profilo della titolarità dell’azione processuale affrontando le problematiche connesse, sia alla legittimazione dei coniugi ad introdurre l’azione, sia all’impugnazione del vincolo da parte del promotore di giustizia, nonché, all’intervento del terzo nei casi indicati dalla legge. Particolare attenzione è stata riservata alle modalità di esercizio dello ius postulandi al fine di verificare se la normativa canonica attribuisca ai titolari del connubio idonei strumenti processuali per una tutela integrale e concreta del diritto di difesa.[...]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.