Per gli studiosi della materia è noto come lo sport sia stato essenzialmente indifferente del diritto dell’Unione Europea , in quanto ascrivibile alla sfera privata dei cittadini in cui gli ordinamenti di natura pubblicistica ordinariamente si astengono dall’intervenire, se non per dirimere eventuali conflittualità emergenti o per garantire interessi che abbiano carattere generale. Nell’UE tale indifferenza è ulteriormente accentuata dalla sua genesi prettamente economica: un orientamento che sembra essere confermato dalle varie pronunce giurisprudenziali comunitarie, le cui argomentazioni hanno teso ad individuare la specificità dello sport, specificità che recedeva quando questo finiva per intersecare ambiti e spazi prettamente economici e, dunque, di pertinenza europea (specialmente la libertà di circolazione di merci e lavoratori). Il lungo processo di riforma dell’UE, conclusosi con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, inverte tale tendenza: lo sport è entrato infatti nell’ambito delle competenze dell’UE, sia pure in una prospettiva sussidiaria, inducendo una serie di cambiamenti sia a livello istituzionale sia a livello normativo.
La funzione sociale dello sport nella UE ridisegnata dal Trattato di Lisbona
DI GIANDOMENICO, Anna
2012-01-01
Abstract
Per gli studiosi della materia è noto come lo sport sia stato essenzialmente indifferente del diritto dell’Unione Europea , in quanto ascrivibile alla sfera privata dei cittadini in cui gli ordinamenti di natura pubblicistica ordinariamente si astengono dall’intervenire, se non per dirimere eventuali conflittualità emergenti o per garantire interessi che abbiano carattere generale. Nell’UE tale indifferenza è ulteriormente accentuata dalla sua genesi prettamente economica: un orientamento che sembra essere confermato dalle varie pronunce giurisprudenziali comunitarie, le cui argomentazioni hanno teso ad individuare la specificità dello sport, specificità che recedeva quando questo finiva per intersecare ambiti e spazi prettamente economici e, dunque, di pertinenza europea (specialmente la libertà di circolazione di merci e lavoratori). Il lungo processo di riforma dell’UE, conclusosi con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, inverte tale tendenza: lo sport è entrato infatti nell’ambito delle competenze dell’UE, sia pure in una prospettiva sussidiaria, inducendo una serie di cambiamenti sia a livello istituzionale sia a livello normativo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.