Dopo aver delineato, nella II parte del volume, il contenuto e la disciplina del contratto di spedizione (cap. 4 e 6), nel cap. 5 viene esaminata una figura più complessa emersa dalla prassi dei trasporti allorchè si utilizzano le condizioni generali degli spedizionieri italiani per spedizioni internazionali del 1975 e 1992.Queste c.g.c. evidenziano un nuovo modello di operazione economica avente caratteristiche diverse e più complesse rispetto alla fattispecie più semplice prefigurata dal codice, in quanto le “c.d. operazioni accessorie” assumono un’importanza preminente nell’economia del contratto contribuendo a costituirne la causa giustificatrice.Un’attenta analisi delle predette c.g.c. infatti conduce ad individuare significative deroghe alla disciplina della spedizione tipica sì da far dubitare che l’attività dello “spedizioniere” possa ritenersi un mero obbligo di concludere contratti per conto del mittente.Si conferma così il consolidamento di una prassi contrattuale che introduce elementi di significativa differenziazione rispetto alla fattispecie ordinaria in quanto il perseguimento del risultato complessivo unitario voluto dalle parti si presenta diverso da quello cristallizzato dal legislatore nello schema astratto, inducendo ad ipotizzare la nascita, accanto al modello tipico, di un nuovo modello di spedizione.[...]
Trasporto, spedizione, deposito, noleggio, in Trattato di diritto civile del consiglio nazionale del notariato
COZZI, Maria Vittoria;
2008-01-01
Abstract
Dopo aver delineato, nella II parte del volume, il contenuto e la disciplina del contratto di spedizione (cap. 4 e 6), nel cap. 5 viene esaminata una figura più complessa emersa dalla prassi dei trasporti allorchè si utilizzano le condizioni generali degli spedizionieri italiani per spedizioni internazionali del 1975 e 1992.Queste c.g.c. evidenziano un nuovo modello di operazione economica avente caratteristiche diverse e più complesse rispetto alla fattispecie più semplice prefigurata dal codice, in quanto le “c.d. operazioni accessorie” assumono un’importanza preminente nell’economia del contratto contribuendo a costituirne la causa giustificatrice.Un’attenta analisi delle predette c.g.c. infatti conduce ad individuare significative deroghe alla disciplina della spedizione tipica sì da far dubitare che l’attività dello “spedizioniere” possa ritenersi un mero obbligo di concludere contratti per conto del mittente.Si conferma così il consolidamento di una prassi contrattuale che introduce elementi di significativa differenziazione rispetto alla fattispecie ordinaria in quanto il perseguimento del risultato complessivo unitario voluto dalle parti si presenta diverso da quello cristallizzato dal legislatore nello schema astratto, inducendo ad ipotizzare la nascita, accanto al modello tipico, di un nuovo modello di spedizione.[...]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.