I tumori vascolari non endoteliali comprendono diverse tipi di neoplasie derivanti dallecellule costituenti la parete vascolare, in particolare periciti, cellule dello stratosubendoteliale (miopericiti) e cellule muscolari lisce, che mostrano una progressivaespressione di markers tipici di un fenotipo muscolare. Queste entità sono bencaratterizzate nell'uomo e distinte in emangiopericitoma, miopericitoma,angioleiomioma, angiomiofibroblastoma, angiofibroma, tumore dei glomi,glomangiopericitoma e tumori fibrosi solitari, mentre nel cane si riconoscono gliemangiopericitomi, gli angioleiomiomi ed il'tumore dei glomi. Sempre nel cane, ladiagnosi istologica di emangiopericitoma si basa su una caratteristico pattern di crescitavascolare, il cosiddetto "whorling" che in realtà nell'uomo è associato tipicamente aimiopericitomi, ai miomi perivascolari simil-miopericitomi ed ai glomangiopericitomi,mentre l'emangiopericitoma è caratterizzato da una architettura da solida a myxoide eda una crescita vascolare cosiddetta "staghorn". Dato che gli emangiopericitomirappresentano un'entità piuttosto controversa sia in medicina umana che in veterinariaper la difficile identificazione dei periciti, e dato che l'emangiopericitoma nel canepresenta notevoli somiglianze cliniche e patologiche con i miopericitomi dell'uomo, ilpresente studio si propone di caratterizzare i tumori perivascolari del cane dal punto divista istologico, immunoistochimico e ultrastrutturale, soprattutto in relazione alleimplicazioni prognostiche delle diverse entità considerate.I risultati preliminari ottenuti con l'indagine ultrastrutturale di tre casi di tumori cutaneiconsentono innanzitutto di escludere, da un lato, un'origine endoteliale delle suddetteneoplasie e, dall'altro, tra i tumori perivascolari, gli angiomiofibroblastomi ed gliangioleiomiomi. La presenza di fasci di filamenti di vimentina, l'estrema complessitàstrutturale dei processi citoplasmatici, la presenza di vescicole di pinocitosi e lecaratteristiche morfologiche degli organuli intracellulari fanno ipotizzare che si tratti dipericiti e di neoplasie da essi originanti. Un aspetto controverso di tali tumori risiede nelfatto che mentre il pattern istologico e l'evidenziazione immunoistochimica di proteinetipicamente muscolari, consentono una diagnosi di miopericitoma, tale differenziazionemioide (densità subplasmalemmatiche, fasci di filamenti con densità focali) non è statarilevata all'esame ultrastrutturale.Ulteriori indagini saranno necessarie per valutare la correttezza di questa ipotesidiagnostica effettuata tramite l'ausilio della microscopia elettronica a trasmissione checonsente attualmente di utilizzare per queste neoplasie il termine generico di "caninespindle ce11 tumor with whorling pattem".[...]

Il dilemma dei tumori vascolari non endoteliali nel cane: “to be or not to be”?

PALMIERI, CHIARA;DELLA SALDA, Leonardo
2007-01-01

Abstract

I tumori vascolari non endoteliali comprendono diverse tipi di neoplasie derivanti dallecellule costituenti la parete vascolare, in particolare periciti, cellule dello stratosubendoteliale (miopericiti) e cellule muscolari lisce, che mostrano una progressivaespressione di markers tipici di un fenotipo muscolare. Queste entità sono bencaratterizzate nell'uomo e distinte in emangiopericitoma, miopericitoma,angioleiomioma, angiomiofibroblastoma, angiofibroma, tumore dei glomi,glomangiopericitoma e tumori fibrosi solitari, mentre nel cane si riconoscono gliemangiopericitomi, gli angioleiomiomi ed il'tumore dei glomi. Sempre nel cane, ladiagnosi istologica di emangiopericitoma si basa su una caratteristico pattern di crescitavascolare, il cosiddetto "whorling" che in realtà nell'uomo è associato tipicamente aimiopericitomi, ai miomi perivascolari simil-miopericitomi ed ai glomangiopericitomi,mentre l'emangiopericitoma è caratterizzato da una architettura da solida a myxoide eda una crescita vascolare cosiddetta "staghorn". Dato che gli emangiopericitomirappresentano un'entità piuttosto controversa sia in medicina umana che in veterinariaper la difficile identificazione dei periciti, e dato che l'emangiopericitoma nel canepresenta notevoli somiglianze cliniche e patologiche con i miopericitomi dell'uomo, ilpresente studio si propone di caratterizzare i tumori perivascolari del cane dal punto divista istologico, immunoistochimico e ultrastrutturale, soprattutto in relazione alleimplicazioni prognostiche delle diverse entità considerate.I risultati preliminari ottenuti con l'indagine ultrastrutturale di tre casi di tumori cutaneiconsentono innanzitutto di escludere, da un lato, un'origine endoteliale delle suddetteneoplasie e, dall'altro, tra i tumori perivascolari, gli angiomiofibroblastomi ed gliangioleiomiomi. La presenza di fasci di filamenti di vimentina, l'estrema complessitàstrutturale dei processi citoplasmatici, la presenza di vescicole di pinocitosi e lecaratteristiche morfologiche degli organuli intracellulari fanno ipotizzare che si tratti dipericiti e di neoplasie da essi originanti. Un aspetto controverso di tali tumori risiede nelfatto che mentre il pattern istologico e l'evidenziazione immunoistochimica di proteinetipicamente muscolari, consentono una diagnosi di miopericitoma, tale differenziazionemioide (densità subplasmalemmatiche, fasci di filamenti con densità focali) non è statarilevata all'esame ultrastrutturale.Ulteriori indagini saranno necessarie per valutare la correttezza di questa ipotesidiagnostica effettuata tramite l'ausilio della microscopia elettronica a trasmissione checonsente attualmente di utilizzare per queste neoplasie il termine generico di "caninespindle ce11 tumor with whorling pattem".[...]
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