Il fallimento della prospettiva insurrezionale mazziniana aveva dato slancio, nel corso degli anni Quaranta del secolo XIX, all’idea che il riscatto nazionale potesse conseguirsi sotto l’egida politica della Chiesa. Ad incoraggiare questa convinzione contribuì non poco l’ascesa al soglio pontificio, nel giugno del 1846, del cardinale Mastai Ferretti che nei mesi successivi alla sua elezione, con il nome di Pio IX, emanò "L’editto del perdono" con cui si concedeva l’amnistia ai condannati politici e promosse una serie di riforme che generarono una sorta di delirio collettivo nell’opinione pubblica che lo acclamava come ‘papa liberale’. Le istanze riformatrici che erano state caldeggiate alla Chiesa anche all’interno dello schieramento cattolico da coloro che miravano, sebbene con modalità differenti, a conciliare liberalismo e cattolicesimo in una prospettiva nazionale, trovarono però le resistenze – nonostante le iniziali aperture di Pio IX – sia del partito reazionario e filo legittimista, sia della Curia romana e, soprattutto, dei gesuiti additati da Gioberti come i principali colpevoli «dello stato miserando» in cui versava l’Italia

Catholicism and the Idea of Nation in the Italian Risorgimento in the First Half of the Nineteenth Century

DI GIANNATALE, FABIO
2014-01-01

Abstract

Il fallimento della prospettiva insurrezionale mazziniana aveva dato slancio, nel corso degli anni Quaranta del secolo XIX, all’idea che il riscatto nazionale potesse conseguirsi sotto l’egida politica della Chiesa. Ad incoraggiare questa convinzione contribuì non poco l’ascesa al soglio pontificio, nel giugno del 1846, del cardinale Mastai Ferretti che nei mesi successivi alla sua elezione, con il nome di Pio IX, emanò "L’editto del perdono" con cui si concedeva l’amnistia ai condannati politici e promosse una serie di riforme che generarono una sorta di delirio collettivo nell’opinione pubblica che lo acclamava come ‘papa liberale’. Le istanze riformatrici che erano state caldeggiate alla Chiesa anche all’interno dello schieramento cattolico da coloro che miravano, sebbene con modalità differenti, a conciliare liberalismo e cattolicesimo in una prospettiva nazionale, trovarono però le resistenze – nonostante le iniziali aperture di Pio IX – sia del partito reazionario e filo legittimista, sia della Curia romana e, soprattutto, dei gesuiti additati da Gioberti come i principali colpevoli «dello stato miserando» in cui versava l’Italia
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