L’intensa e complessa problematica inerente la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica sta assumendo sempre più una dimensione centrale nell’ambito delle politiche pubbliche. Una spinta in avanti è stata senz’altro offerta dalle profonde trasformazioni incorse nell’ultimo ventennio, di cui la rivoluzione tecnologica, sollecitata dall’eccezionale sviluppo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ITC), costituisce uno dei suoi capisaldi. Le nuove tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni irrompono in un contesto socio-politico contrassegnato dalla profonda insoddisfazione nei riguardi del funzionamento della democrazia rappresentativa e alla concomitante rivendicazione di una “strong democracy”. Le nuove tecnologie rompono lo schema classico che ha sorretto la società dell’informazione e in cui i mass media rappresentavano gli unici mediatori sociali, trasformando i cittadini da meri recettori a potenziali emissari di informazioni. il dibattito in merito alla possibilità di impiegare gli strumenti offerti dalla tecnologia informatica per rivitalizzare lo spazio democratico si è recentemente animato a seguito dell'avvio di un originale processo costituente in Islanda che ha condotto all'approvazione di una Costituzione elaborata mediante il ricorso all'originale tecnica del crowdsourcing. [...]
Il processo costituente islandese e la democrazia 2.0
SCIANNELLA, Lucia Giuditta
2012-01-01
Abstract
L’intensa e complessa problematica inerente la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica sta assumendo sempre più una dimensione centrale nell’ambito delle politiche pubbliche. Una spinta in avanti è stata senz’altro offerta dalle profonde trasformazioni incorse nell’ultimo ventennio, di cui la rivoluzione tecnologica, sollecitata dall’eccezionale sviluppo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ITC), costituisce uno dei suoi capisaldi. Le nuove tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni irrompono in un contesto socio-politico contrassegnato dalla profonda insoddisfazione nei riguardi del funzionamento della democrazia rappresentativa e alla concomitante rivendicazione di una “strong democracy”. Le nuove tecnologie rompono lo schema classico che ha sorretto la società dell’informazione e in cui i mass media rappresentavano gli unici mediatori sociali, trasformando i cittadini da meri recettori a potenziali emissari di informazioni. il dibattito in merito alla possibilità di impiegare gli strumenti offerti dalla tecnologia informatica per rivitalizzare lo spazio democratico si è recentemente animato a seguito dell'avvio di un originale processo costituente in Islanda che ha condotto all'approvazione di una Costituzione elaborata mediante il ricorso all'originale tecnica del crowdsourcing. [...]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.