L’elezione di dodici deputati e di sei senatori nella circoscrizione estero rappresenta un caso pressoché unico al mondo; non sorprende, pertanto, che si possano verificare inconvenienti con ripercussioni significative sul complessivo sistema politico.Le elezioni politiche del 2006 sono state il primo vero banco di prova del voto per corrispondenza degli italiani residenti all’estero, introdotto con una riforma costituzionale e legislativa ambiziosa e controversa. Sulla base di questa esperienza si possono facilmente individuare gli snodi più delicati su cui occorre focalizzare l’attenzione nella prospettiva di eventuali nuove riforme: a) l’esercizio senza alcuna limitazione dell’elettorato da parte di tutti i cittadini residenti all’estero; b) le difficoltà nel garantire in concreto la segretezza e la personalità del voto per corrispondenza; c) il rapporto fra i parlamentari eletti all’estero e le maggioranze parlamentari scaturite dalle elezioni sul territorio nazionale. Quest’ultimo punto, in particolare, richiede una accurata riflessione in relazione alla formula elettorale adottata e ad eventuali proposte di riforma costituzionale che, se approvate, potrebbero modificare il carattere del bicameralismo italiano.[...]
Le elezioni dell’altro mondo
GRATTERI, Andrea
2008-01-01
Abstract
L’elezione di dodici deputati e di sei senatori nella circoscrizione estero rappresenta un caso pressoché unico al mondo; non sorprende, pertanto, che si possano verificare inconvenienti con ripercussioni significative sul complessivo sistema politico.Le elezioni politiche del 2006 sono state il primo vero banco di prova del voto per corrispondenza degli italiani residenti all’estero, introdotto con una riforma costituzionale e legislativa ambiziosa e controversa. Sulla base di questa esperienza si possono facilmente individuare gli snodi più delicati su cui occorre focalizzare l’attenzione nella prospettiva di eventuali nuove riforme: a) l’esercizio senza alcuna limitazione dell’elettorato da parte di tutti i cittadini residenti all’estero; b) le difficoltà nel garantire in concreto la segretezza e la personalità del voto per corrispondenza; c) il rapporto fra i parlamentari eletti all’estero e le maggioranze parlamentari scaturite dalle elezioni sul territorio nazionale. Quest’ultimo punto, in particolare, richiede una accurata riflessione in relazione alla formula elettorale adottata e ad eventuali proposte di riforma costituzionale che, se approvate, potrebbero modificare il carattere del bicameralismo italiano.[...]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.