I sistemi di Welfare State , costruiti in Europa nel '900 e interpretati come un fenomeno di modernizzazione capace di dare risposte ai bisogni fondamentali della vita e della convivenza umana, sono attualmente in una fase di ripensamento. Appare evidente che, in particolare in Italia, tale problema si presenta difficoltoso da trattare perché le condizioni economiche e sociali dei cittadini sono profondamente mutate e il Paese è alla ricerca di un nuovo equilibrio che assicuri non soltanto equità sociale, ma anche nuove libertà. L'opportunità che abbiamo ora di fronte è quella di utilizzare l'attuale dibattito per dare inizio ad una revisione dei meccanismi della protezione sociale, rendendoli più ritagliati sui profili di specifici territori, persone e categorie, in una cornice regolativa sostanzialmente omogenea. Pertanto, la conoscenza della diversità sul territorio delle cause e delle connessioni dei disagi sociali, solo apparentemente identici, dovrebbe spingere verso l'adozione di modelli di welfare flessibili, localmente differenziati e possibilmente caratterizzati anche dalla presenza di risorse aggiuntive, rispetto a quelle pubbliche, provenienti dal settore privato. Esistono strategie da attivare in loco che consentono tale transizione? Questa ricerca, assumendo la regione quale unità territoriale di osservazione e di analisi, in considerazione della maggiore responsabilità e autonomia che quest'ultima ha nelle scelte di welfare in termini di tutela dei diritti sociali e di offerta di servizi alle persone, prova a descrivere e a valutare queste "asimmetrie di bisogno", ovvero, mediante l'utilizzo degli indicatori raccolti, si pone l'obiettivo di comprendere come una regione si confronta con le altre, anche in un contesto europeo, con riferimento alla capacità di soddisfare le proprie esigenze; alla luce, poi, dei risultati comparativi ottenuti, si cerca di individuare e di calibrare mirati e incisivi interventi a favore dei principali bisogni sociali (ad esempio, la salute, il lavoro, l'istruzione), in un quadro di stabilità della finanza pubblica e di ripresa di produzione della ricchezza.

Il Welfare territoriale. Le regioni italiane nel confronto interno e internazionale

DEL COLLE, Enrico
2012-01-01

Abstract

I sistemi di Welfare State , costruiti in Europa nel '900 e interpretati come un fenomeno di modernizzazione capace di dare risposte ai bisogni fondamentali della vita e della convivenza umana, sono attualmente in una fase di ripensamento. Appare evidente che, in particolare in Italia, tale problema si presenta difficoltoso da trattare perché le condizioni economiche e sociali dei cittadini sono profondamente mutate e il Paese è alla ricerca di un nuovo equilibrio che assicuri non soltanto equità sociale, ma anche nuove libertà. L'opportunità che abbiamo ora di fronte è quella di utilizzare l'attuale dibattito per dare inizio ad una revisione dei meccanismi della protezione sociale, rendendoli più ritagliati sui profili di specifici territori, persone e categorie, in una cornice regolativa sostanzialmente omogenea. Pertanto, la conoscenza della diversità sul territorio delle cause e delle connessioni dei disagi sociali, solo apparentemente identici, dovrebbe spingere verso l'adozione di modelli di welfare flessibili, localmente differenziati e possibilmente caratterizzati anche dalla presenza di risorse aggiuntive, rispetto a quelle pubbliche, provenienti dal settore privato. Esistono strategie da attivare in loco che consentono tale transizione? Questa ricerca, assumendo la regione quale unità territoriale di osservazione e di analisi, in considerazione della maggiore responsabilità e autonomia che quest'ultima ha nelle scelte di welfare in termini di tutela dei diritti sociali e di offerta di servizi alle persone, prova a descrivere e a valutare queste "asimmetrie di bisogno", ovvero, mediante l'utilizzo degli indicatori raccolti, si pone l'obiettivo di comprendere come una regione si confronta con le altre, anche in un contesto europeo, con riferimento alla capacità di soddisfare le proprie esigenze; alla luce, poi, dei risultati comparativi ottenuti, si cerca di individuare e di calibrare mirati e incisivi interventi a favore dei principali bisogni sociali (ad esempio, la salute, il lavoro, l'istruzione), in un quadro di stabilità della finanza pubblica e di ripresa di produzione della ricchezza.
2012
9788856830743
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