L’esigenza di realizzare questo studio nasce dalla consapevolezza che la variabi-le demografica, e in particolare la sua evoluzione e i suoi mutamenti nella composizione costituiscono un aspetto che rischia di condizionare le potenzialità di sviluppo dell’economia spezzina. Ecco perché, pur forse apparendo lontano il traguardo dei prossimi venti anni, ci si è voluti interrogare anche tramite interviste rivolte a testimoni privilegiati appartenenti ad enti e amministrazioni locali sull’entità e le ricadute di un trend che, al di là di una prevedibile ulteriore riduzione di popolazione, propone un incremento della presenza relativa di anziani sul nostro territorio e, quel che è forse più preoccupante, una riduzione della presenza di giovani. Proprio quest’ultimo aspetto ci sembra necessiti di essere ulteriormente approfondito, perché il futuro della provincia è subordinato allo spirito di iniziativa dei giovani, ai quali occorre garantire concrete possibilità di affermazione restando in provincia. La ricerca chiarisce i contorni del declino demografico nel nostro territorio, da un lato illustrando i suoi possibili effetti sull’economia locale, dall’altro tentando di prefigurare percorsi per modificare le tendenze in atto, per porre in essere azioni di policy mirate. Da anni ormai la provincia tutta si interroga, attraverso le proprie istituzioni, sul futuro che l’attende e già si va delineando un processo di cambiamento delle politiche di sviluppo locale. Con questo studio di lungo respiro temporale, si vuole contribuire al maturare di una consapevolezza volta a sostenere il necessario cambiamento in atto nell’economia e nella società spezzina, che dopo aver vissuto una stagione di relativa tranquillità derivante dalla compresenza di vari fattori (la presenza dell’Arsenale, la partecipazione pubblica alle attività industriali, il ruolo di rendite immobiliari e prestazioni sociali nel sostenere il reddito disponibile) si è trovata a dover cercare una propria via allo sviluppo economico e sociale.

Le prospettive di sviluppo socio-demografico ed economico della provincia di La Spezia al 2025

CICCARELLI, Andrea;ANTOLINI, Fabrizio;
2006-01-01

Abstract

L’esigenza di realizzare questo studio nasce dalla consapevolezza che la variabi-le demografica, e in particolare la sua evoluzione e i suoi mutamenti nella composizione costituiscono un aspetto che rischia di condizionare le potenzialità di sviluppo dell’economia spezzina. Ecco perché, pur forse apparendo lontano il traguardo dei prossimi venti anni, ci si è voluti interrogare anche tramite interviste rivolte a testimoni privilegiati appartenenti ad enti e amministrazioni locali sull’entità e le ricadute di un trend che, al di là di una prevedibile ulteriore riduzione di popolazione, propone un incremento della presenza relativa di anziani sul nostro territorio e, quel che è forse più preoccupante, una riduzione della presenza di giovani. Proprio quest’ultimo aspetto ci sembra necessiti di essere ulteriormente approfondito, perché il futuro della provincia è subordinato allo spirito di iniziativa dei giovani, ai quali occorre garantire concrete possibilità di affermazione restando in provincia. La ricerca chiarisce i contorni del declino demografico nel nostro territorio, da un lato illustrando i suoi possibili effetti sull’economia locale, dall’altro tentando di prefigurare percorsi per modificare le tendenze in atto, per porre in essere azioni di policy mirate. Da anni ormai la provincia tutta si interroga, attraverso le proprie istituzioni, sul futuro che l’attende e già si va delineando un processo di cambiamento delle politiche di sviluppo locale. Con questo studio di lungo respiro temporale, si vuole contribuire al maturare di una consapevolezza volta a sostenere il necessario cambiamento in atto nell’economia e nella società spezzina, che dopo aver vissuto una stagione di relativa tranquillità derivante dalla compresenza di vari fattori (la presenza dell’Arsenale, la partecipazione pubblica alle attività industriali, il ruolo di rendite immobiliari e prestazioni sociali nel sostenere il reddito disponibile) si è trovata a dover cercare una propria via allo sviluppo economico e sociale.
2006
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