Il turismo viene concepito come una grande potenzialità e come una risorsa da sfruttare per i notevoli giacimenti culturali, storici ed ambientali che la Provincia di Teramo presenta. La costa della provincia di Teramo, in particolare, risulta essere, nel settore del turismo balneare, una delle zone italiane ed europee più frequentate. Un’ampia disponibilità di strutture ricettive, appositamente realizzate negli ultimi decenni per tale scopo, permette di godere della bellezza delle sabbiose marine adriatiche a molti visitatori. Sull’Adriatico, un’articolazione ed una concentrazione di strutture turistico-alberghiere in un così breve tratto di costa, si riscontra solo nella ben nota area romagnola e in qualche area più a nord. Nella fascia dei comuni della provincia di Teramo, sono localizzati circa un terzo degli esercizi ricettivi disponibili nell’intera regione abruzzese. Il fatto che la Provincia di Teramo occupi posizioni di rilievo nel settore non elude la necessità di prendere in considerazione taluni elementi di criticità, quali l’eccessivo sbilanciamento verso il mercato interno, il modesto afflusso di turisti dall’estero e la concentrazione nei periodi di alta stagione con la pressoché totale inattività nelle altre fasi intermedie. Infatti, la distribuzione territoriale delle strutture ricettive turistiche pur sostanzialmente ampia, risulta non omogenea ed equilibrata, e rappresenta un elemento dal quale partire per un’auspicabile, quanto necessaria, rete turistica interconnessa, sulla quale incentrare le prossime azioni di riequilibrio del movimento turistico tra aree interne e aree costiere perseguibile attraverso la loro integrazione.Tale situazione appare maggiormente problematica se si considera il fatto che la superficie territoriale su cui insistono le località in questione risultano piuttosto modeste; pertanto, anche alla luce della continua attività di costruzione di nuove strutture insediative, si rende necessario un’attenta azione di monitoraggio del fragile ambiente costiero teramano e del relativo grado di resistenza alla pressione turistica. L’esame degli arrivi e delle presenze nel dettaglio comunale permette di porre l’accento sulle caratteristiche di ogni singolo comune teramano, sui trend evolutivi, sulle strutture ricettive e sulle capacità organizzative degli organismi pubblici nell’attrarre flussi turistici. In particolare, appare significativo il ruolo assegnato alle aree interne della provincia di Teramo, che dal punto di vista socio-demografico manifestano una marcata propensione allo spopolamento e al degrado di borghi comunque ricchi di storia e cultura, peraltro ulteriormente penalizzati anche dalle recenti vicende legate al sisma aquilano. Pertanto, l'esigenza di questo processo di valorizzazione delle suddette aree è oggi più che mai molto avvertita, sia per quanto riguarda il rafforzamento dell’area del Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga, dove sono allocate risorse turistiche rilevanti, sia nell'intendimento di promuovere le zone interne tramite la rivalutazione del patrimonio storico-culturale. Da questo punto di vista, sembra delinearsi – oltre a progetti in atto di valorizzazione messi in atto dall’Amministrazione Provinciale - anche la possibilità di attrarre investimenti esteri attraverso l’acquisto di immobili nei principali borghi della provincia. Di fronte ad una forte pressione competitiva dal lato del turismo costiero, l’attività turistica che trae origine dalle peculiarità dei borghi e delle aree interne costituisce una componente innovativa ed univoca nel più ampio quadro degli interventi della politica regionale di sviluppo. [...]

Il turismo in provincia di Teramo: gli squilibri territoriali e le politiche di sviluppo

CARDINALE, Bernardo;
2010-01-01

Abstract

Il turismo viene concepito come una grande potenzialità e come una risorsa da sfruttare per i notevoli giacimenti culturali, storici ed ambientali che la Provincia di Teramo presenta. La costa della provincia di Teramo, in particolare, risulta essere, nel settore del turismo balneare, una delle zone italiane ed europee più frequentate. Un’ampia disponibilità di strutture ricettive, appositamente realizzate negli ultimi decenni per tale scopo, permette di godere della bellezza delle sabbiose marine adriatiche a molti visitatori. Sull’Adriatico, un’articolazione ed una concentrazione di strutture turistico-alberghiere in un così breve tratto di costa, si riscontra solo nella ben nota area romagnola e in qualche area più a nord. Nella fascia dei comuni della provincia di Teramo, sono localizzati circa un terzo degli esercizi ricettivi disponibili nell’intera regione abruzzese. Il fatto che la Provincia di Teramo occupi posizioni di rilievo nel settore non elude la necessità di prendere in considerazione taluni elementi di criticità, quali l’eccessivo sbilanciamento verso il mercato interno, il modesto afflusso di turisti dall’estero e la concentrazione nei periodi di alta stagione con la pressoché totale inattività nelle altre fasi intermedie. Infatti, la distribuzione territoriale delle strutture ricettive turistiche pur sostanzialmente ampia, risulta non omogenea ed equilibrata, e rappresenta un elemento dal quale partire per un’auspicabile, quanto necessaria, rete turistica interconnessa, sulla quale incentrare le prossime azioni di riequilibrio del movimento turistico tra aree interne e aree costiere perseguibile attraverso la loro integrazione.Tale situazione appare maggiormente problematica se si considera il fatto che la superficie territoriale su cui insistono le località in questione risultano piuttosto modeste; pertanto, anche alla luce della continua attività di costruzione di nuove strutture insediative, si rende necessario un’attenta azione di monitoraggio del fragile ambiente costiero teramano e del relativo grado di resistenza alla pressione turistica. L’esame degli arrivi e delle presenze nel dettaglio comunale permette di porre l’accento sulle caratteristiche di ogni singolo comune teramano, sui trend evolutivi, sulle strutture ricettive e sulle capacità organizzative degli organismi pubblici nell’attrarre flussi turistici. In particolare, appare significativo il ruolo assegnato alle aree interne della provincia di Teramo, che dal punto di vista socio-demografico manifestano una marcata propensione allo spopolamento e al degrado di borghi comunque ricchi di storia e cultura, peraltro ulteriormente penalizzati anche dalle recenti vicende legate al sisma aquilano. Pertanto, l'esigenza di questo processo di valorizzazione delle suddette aree è oggi più che mai molto avvertita, sia per quanto riguarda il rafforzamento dell’area del Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga, dove sono allocate risorse turistiche rilevanti, sia nell'intendimento di promuovere le zone interne tramite la rivalutazione del patrimonio storico-culturale. Da questo punto di vista, sembra delinearsi – oltre a progetti in atto di valorizzazione messi in atto dall’Amministrazione Provinciale - anche la possibilità di attrarre investimenti esteri attraverso l’acquisto di immobili nei principali borghi della provincia. Di fronte ad una forte pressione competitiva dal lato del turismo costiero, l’attività turistica che trae origine dalle peculiarità dei borghi e delle aree interne costituisce una componente innovativa ed univoca nel più ampio quadro degli interventi della politica regionale di sviluppo. [...]
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