Chi rivolge la propria attenzione a un testo di bioetica è mosso dal desiderio, spesso inconsapevole, di essere confermato nelle proprie opzioni fondamentali, quasi un anelito a rompere il cerchio della solitudine che si prova quando si è chiamati a scelte che non possono essere demandate ad alcuno; un desiderio inconscio che sovente finisce per influenzare gli stessi studiosi di bioetica; un’insidia cui si è cercato di sfuggire. Nessuna risposta, dunque, quanto il disvelarsi di criticità nuove nel rapporto uomo/natura, il ricercare appassionato dei reali nodi problematici che il progresso della ricerca pone all’uomo dell’oggi, l’evidenziarsi della necessità quanto meno di rimodulare le categorie del pensiero scientifico, se non addirittura la possibilità di rifondarne di nuove. Nessuna risposta, quindi, ma un aiuto per affinare la capacità di porsi le domande in maniera corretta.
Percorsi di Bioetica
DI GIANDOMENICO, Anna
2005-01-01
Abstract
Chi rivolge la propria attenzione a un testo di bioetica è mosso dal desiderio, spesso inconsapevole, di essere confermato nelle proprie opzioni fondamentali, quasi un anelito a rompere il cerchio della solitudine che si prova quando si è chiamati a scelte che non possono essere demandate ad alcuno; un desiderio inconscio che sovente finisce per influenzare gli stessi studiosi di bioetica; un’insidia cui si è cercato di sfuggire. Nessuna risposta, dunque, quanto il disvelarsi di criticità nuove nel rapporto uomo/natura, il ricercare appassionato dei reali nodi problematici che il progresso della ricerca pone all’uomo dell’oggi, l’evidenziarsi della necessità quanto meno di rimodulare le categorie del pensiero scientifico, se non addirittura la possibilità di rifondarne di nuove. Nessuna risposta, quindi, ma un aiuto per affinare la capacità di porsi le domande in maniera corretta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.