Il saggio introduce il volume Scena evento scrittura in cui è raccolta una ampia selezione di saggi dedicati da Maurizio Grande a problemi diversi di teoria del teatro, elaborati in un periodo che copre gli ultimi tre lustri circa della sua attività di studioso. Della vastissima produzione saggistica sul teatro (mai interrotta neppure con il passaggio all’insegnamento di materie cinematografiche), si sono inclusi non i saggi critici dedicati ad autori e/o opere (neppure quelli, numerosi e importanti, su Carmelo Bene, destinati a una pubblicazione autonoma), quanto piuttosto quegli scritti che rispondono all’esigenza di produrre una riflessione più marcatamente teorica intorno a questioni di fondo relative alla possibilità stessa di definire l’istituzione-teatro e la sua destinazione/collocazione nella società delle comunicazioni di massa. Della pluralità di tematiche e di prospettive di indagine affrontate dà conto l’articolazione in sei sezioni in cui gli scritti sono stati raggruppati (“La parola, la soggettività”, “La scrittura di scena”, “Pensare il teatro”, “L’attore”, “Artaud, oltre il teatro”, “Destino del teatro”). Questa introduzione critica fornisce gli indispensabili elementi di contestualizzazione storica e discute le principali questioni soggiacenti ai diversi interventi raccolti.

Il gioco dei doppi, l' "inteatrabile" e la necessità del teatro

DERIU, Fabrizio
2005-01-01

Abstract

Il saggio introduce il volume Scena evento scrittura in cui è raccolta una ampia selezione di saggi dedicati da Maurizio Grande a problemi diversi di teoria del teatro, elaborati in un periodo che copre gli ultimi tre lustri circa della sua attività di studioso. Della vastissima produzione saggistica sul teatro (mai interrotta neppure con il passaggio all’insegnamento di materie cinematografiche), si sono inclusi non i saggi critici dedicati ad autori e/o opere (neppure quelli, numerosi e importanti, su Carmelo Bene, destinati a una pubblicazione autonoma), quanto piuttosto quegli scritti che rispondono all’esigenza di produrre una riflessione più marcatamente teorica intorno a questioni di fondo relative alla possibilità stessa di definire l’istituzione-teatro e la sua destinazione/collocazione nella società delle comunicazioni di massa. Della pluralità di tematiche e di prospettive di indagine affrontate dà conto l’articolazione in sei sezioni in cui gli scritti sono stati raggruppati (“La parola, la soggettività”, “La scrittura di scena”, “Pensare il teatro”, “L’attore”, “Artaud, oltre il teatro”, “Destino del teatro”). Questa introduzione critica fornisce gli indispensabili elementi di contestualizzazione storica e discute le principali questioni soggiacenti ai diversi interventi raccolti.
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